HomeAttualità e CronacaCcpm Taormina, le famiglie a TN24: "La Regione non può mortificarci così"

Ccpm Taormina, le famiglie a TN24: “La Regione non può mortificarci così”

TAORMINA – La riapertura della Cardiochirurgia Pediatrica a Palermo, ufficializzata nei giorni scorsi con incarico affidato al gruppo ospedaliero San Donato di Milano e che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, riaccende la preoccupazione sul futuro della Cardiochirurgia di Taormina e adesso si teme che questa novità possa portare alla possibile o probabile chiusura del Ccpm, che attualmente (ed ormai dal 2010) si trova all’ospedale San Vincenzo con una convenzione la cui proroga scadrà il 31 luglio del nuovo anno. Esplode, in particolare, la rabbia delle famiglie.

Il Comitato dei genitori che hanno i loro figli ricoverati ed in cura a Taormina, in una nota a TN24, denuncia “una situazione di sconcertante indifferenza sul destino del Ccpm”. 

“L’editoriale del direttore di TN24, Emanuele Cammaroto, che in questo decennio è stato uno dei pochi ad ascoltarci e supportarci sulla vicenda della Cardiochirurgia Pediatrica – spiega la responsabile del Comitato famiglie, Caterina Rizzo – ha proposto una fotografia esatta e reale della situazione e di come sono andate le cose sino a questo momento. Da tempo sollecitavamo chiarezza e tante volte abbiamo richiesto una tempestiva presa di posizione per stabilizzare il Ccpm a Taormina. Tra l’altro, vogliamo rimarcare l’assoluta vicinanza che ci ha sempre dimostrato la presidente del Bambino Gesù di Roma, Mariella Enoc, che – invano – ha espresso in più circostanze la piena disponibilità circa la permanenza della struttura specialistica romana a Taormina, in un’ottica di programmazione pluriennale delle attività. E nell’ultima circostanza, lo scorso luglio, nonostante la Regione Siciliana non abbia neanche espresso un parere e negato qualsiasi risposta formale su questo iter, ci fu l’apprezzabile gesto del direttore generale dell’Asp Messina, Bernardo Alagna, che si è assunto la responsabilità di disporre una proroga della convenzione e non per soli 6 mesi ma almeno di un altro anno”.

“Adesso ecco che si sta verificando esattamente quello che temevamo. La riapertura a Palermo e l’arrivo del San Donato sembrano chiudere le porte al Ccpm e alla permanenza del centro di Taormina. Non soltanto siamo preoccupati, siamo soprattutto delusi e ci aspettavamo una presa di posizione della politica, taorminese, messinese e di un intero comprensorio, che non c’è stata o come al solito arriverà tardivamente con qualche inutile dichiarazione di rito. Ascoltando il presidente della Regione, Schifani, sembra quasi che a Taormina non ci sia alcun reparto di Cardiochirurgia pediatrica, come se qui i bambini non fossero stati curati, come se il Ccpm non esistesse. E’ una mortificazione che non possiamo accettare il sentire dire che “con l’arrivo del San Donato a Palermo adesso finiranno i viaggi della speranza dalla Sicilia al Nord”. E’ una mancanza di rispetto verso i professionisti del Ccpm e verso di noi”. 

“Bisognava difendere il Ccpm – continua Rizzo – e invece siamo stati lasciati soli. Sino a questo momento abbiamo assistito a una serie infinita di passerelle che non hanno risolto il problema. Ci hanno dato una “caramella” all’anno, con le varie proroghe fatte ogni 12 mesi. Noi abbiamo sempre pensato a far curare qui i nostri figli, altri non si sono mai curati di difendere questa struttura e si sono fatti vedere solo in prossimità della scadenza della convenzione, per poi scomparire. La politica doveva lavorare per tenere in vita questo reparto ma questo lavoro non è stato fatto. Oggi ricoverati al Ccpm di Taormina ci sono bambini in condizioni gravi ma questo interessa alla politica? Abbiamo sempre detto che la soluzione sarebbe stata quella di avere due centri in Sicilia, uno a Palermo e uno, già esistente, a Taormina. Se la Regione vuole far chiudere il Ccpm Taormina abbia il coraggio di dirlo apertamente, noi ci opporremo e faremo di tutto, anche con azioni eclatanti se necessario, per difendere questo centro che ha salvato e salva la vita a tanti bambini e ai nostri figli”. 

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