TAORMINA – Scatta l’allarme (tardivo) sul destino della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina e sulla questione si registra una presa di posizione del sindaco Mario Bolognari. Il primo cittadino analizza la situazione con un condivisibile senso di realismo sullo stato delle cose e in una nota al direttore di TN24, Emanuele Cammaroto, non fa mistero di tutta la complessità del caso adesso circa l’effettiva possibilità di arrivare ad una svolta.
“Caro direttore – spiega a TN24 il sindaco Bolognari – ho letto con attenzione il tuo pezzo sulla convenzione da 8 milioni per portare la Cardiochirurgia pediatrica a Palermo. Devo aggiungere che condivido la tua valutazione secondo la quale “la frittata è fatta” e a nulla varrebbe protestare contro questo evidente spreco di denaro pubblico. Tuttavia, questa considerazione non ci esime dal sollevare più di un dubbio sulla sorte dell’identica realtà di Taormina, che va in scadenza nel 2023. Personalmente non credo che sia logico da parte della Regione procedere ad un sostanziale scippo, perpetrato tra l’altro senza una seria analisi dei ricoveri, degli interventi, del bacino di utenza e sulle conseguenze di “allontanare dalla Calabria” il centro.
“Pertanto, benché agitazione tardiva e forse anche inutile – continua Bolognari nella sua nota a TN24 – penso che appena insediato il nuovo assessore i sindaci del comprensorio debbano chiedere con forza un chiaro e tempestivo pronunciamento della Regione sulla anomalia che si sta venendo a determinare. Credo che l’opera eccezionale di questi anni del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina non possa non valere nulla e quindi mi affido non alla mobilitazione politica, ma ai fatti”.
