TAORMINA – L’ipotesi, il sospetto, il pensiero è qualcosa in più di una frase buttata lì nel mucchio. Le famiglie dei bambini in cura al Centro di Cardiochirurgia Pediatrica intensificano il loro pressing sulla Regione Siciliana per capire le reali intenzioni del governo Schifani sul Ccpm. La proroga in atto tra la Regione e il Bambino Gesù di Roma scadrà il 30 gennaio 2024.
“Il dopo rimane un punto interrogativo – spiega la portavoce delle famiglie, Caterina Rizzo -. Il presidente Schifani continua a rassicurare che non ci sarà la chiusura ma poi aggiunge parole come “valuteremo” e “monitoreremo”. Ma cosa c’è da valutare? Sembra un modo per rinviare la questione e ribadiamo per questo il nostro interrogativo: la Regione vuole davvero confermare il Ccpm a Taormina o intende chiuderlo a fine gennaio? Non vorremo che la risposta sia un punto di mezzo, lasciando soltanto delle prestazioni ambulatoriali a Taormina per far svolgere invece tutta la parte interventistica a Palermo. Vogliamo chiarezza e la vogliamo adesso. Faremo sentire la voce affinché si arrivi ad una soluzione risolutiva, chiara e inequivocabile, per la permanenza del Ccpm a Taormina in termini stabili e a pieno regime. Non intendiamo fermarci e non aspetteremo gennaio in silenzio”.
