Arriva un’importante presa di posizione del possibile (o probabile) nuovo segretario del Partito Democratico, Stefano Bonaccini. “Se diventerò segretario andrò da Giorgia Meloni- non per discutere i provvedimenti del governo perchè per quello c’è un’altra sede, il Parlamento- le direi: presidente, lei ha davanti il segretario del più grande partito di opposizione e sappia che ogni volta che saremo contrari a qualcosa, penso spesso, ci sarà sempre non solo una protesta ma anche una proposta alternativa e se su alcune cose saremo d’accordo, non mancherà il nostro sostegno per il bene Paese”.
Così si è espresso Bonaccini all’evento per i 126 anni dell'”Avanti!”, prospettando lo scongelamento del Pd dalla posizione politica attuale del partito e che sin qui è sempre stata portata avanti in modo fallimentare da tutti i vari segretari da quando è nato il Pd nel 2007. Bonaccini vuole mettere fine alla stagione della contrapposizione sterile a prescindere, del “No” a tutto e del dire e fare l’esatto contrario di quello che fa il centrodestra.
