Un caso clinico senza precedenti fa discutere e riporta in primo piano il Covid. Un olandese di 72 anni è morto dopo due anni d’infezione costante al Coronavirus. Il virus si era evoluto cinquanta volte, fino a diventare immuno-evasivo. Durata 613 giorni, si tratta dell’infezione da Covid più lunga mai documentata finora. L’infezione prolungata, secondo gli specialisti, ha portato allo sviluppo di una nuova variante immuno-evasiva altamente mutata.Il caso è particolare e sarà presentato all’ESCMID Global Congress 2024, il congresso annuale che riunisce gli esperti di microbiologia clinica e malattie infettive in programma dal 27 al 30 aprile a Barcellona, in Spagna.
“Mentre i pazienti sani che contraggono l’infezione possono eliminare il virus entro un periodo di giorni o settimane, un individuo immunocompromesso può sviluppare un’infezione persistente con replicazione ed evoluzione virale prolungate, che possono determinare un aumento del numero di mutazioni nel genoma del virus”. Questa la nota dei medici olandesi sulla vicenda del 72enne che aveva contratto l’infezione nel febbraio di 2 anni fa.
L’uomo aveva ricevuto più dosi di vaccino contro il Covid. Ma il sistema immunitario compromesso lo aveva reso incapace di produrre una risposta anticorpale rilevabile contro il virus. Ricoverato al Centro medico dell’Università di Amsterdam, i medici hanno provato a trattare la sua infezione con anticorpi monoclonali contro Sars-Cov-2 e altri farmaci, senza tuttavia ottenere i risultati sperati.