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Bolognari-D’Aveni: trattativa al bivio, cosa frena l’intesa

TAORMINA – Continua la trattativa tra l’Amministrazione del sindaco Mario Bolognari e l’aggregazione “Orgoglio Taormina” guidata da Antonio D’Aveni per una possibile intesa in vista delle elezioni Amministrative del 28 e 29 maggio. Le parti si cercano e si parlano, sanno entrambe che il “matrimonio politico” tra le parti rappresenterebbe un segnale nella sfida a Cateno De Luca, ma al momento il punto di non convergenza è abbastanza chiaro: Bolognari (con il pieno sostegno dei suoi alleati) pone la propria ricandidatura come elemento non trattabile. Il primo cittadino si ricandida, va avanti e non arretrerà di un millimetro, a dispetto anche delle solite voci paesane che favoleggiano altri scenari. Dall’altra parte D’Aveni è pronto al dialogo, ha già dato chiari segnali in tal senso ma non vuole disconoscere la linea critica tenuta negli ultimi cinque anni di opposizione e chiede un passo indietro da parte di Bolognari. Niente di personale ma la richiesta è quella di una candidatura che vada in discontinuità con quella del sindaco in carica. “Altrimenti non possiamo presentarci agli elettori insieme dicendo che si tratta di un nuovo progetto”, è il senso del discorso fatto da D’Aveni.

Gli alleati di Bolognari spingono per un accordo ma al contempo rimangono anche loro fermi sul presupposto che il candidato rimane il professore, al quale è stato riconfermato pieno sostegno dopo la raffica di “tradimenti” degli ex compagni di maggioranza transitati nella compagine deluchiana. “Parliamo di tutto ma non si può prescindere dalla leadership di Bolognari, è l’unico che può battere De Luca”, è il mantra dei gruppi di maggioranza.

Da Palazzo dei Giurati non ci sarebbero, invece, problemi a dichiarare conclusa l’esperienza politica de “La Nostra Taormina” e lanciare insieme allo schieramento daveniano un altro progetto.

La mediazione non si ferma e nelle scorse ore c’è stato un importante passaggio, con l’incontro a Palazzo dei Giurati tra Bolognari e un esponente di punta di “Orgoglio Taormina”, Bruno De Vita. L’ex assessore ed ex presidente di Asm, sa come si portano avanti anche le trattative più complicate e si è confrontato con il sindaco nel tentativo di individuare degli elementi di sintesi tra le rispettive posizioni.

D’Aveni non desiste dalla tentazione di andare avanti, anche senza un patto con i gruppi dell’attuale maggioranza, fare la lista e candidarsi a sindaco. E’ disposto ad andare fino in fondo con questo scenario ma nel frattempo percorre anche quella che abbiamo ribattezzato come “la terza via”. L’ex presidente del Consiglio comunale si è già mosso per individuare una figura terza, ha dato mandato di sondare un altro candidato – o un’altra candidata – che possa rappresentare il punto di congiunzione tra le due aggregazioni per unirle, a quel punto, sotto la “bandiera” di un’unica coalizione e dare vita proprio a quel nuovo progetto, da contrapporre in termini competitivi al fronte deluchiano.

La discussione va avanti, ad oltranza, alla ricerca dello spiraglio per una “fumata bianca” al momento non semplice da raggiungere. Anche se poi la storia insegna che le vie della politica sono infinite.

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