Remo Girone esce di scena dal palco della vita dopo una straordinaria carriera di cui l’interpretazione più conosciuta e amata, quella che l’ha reso celebre al grande pubblico, è stata quella di Tano Cariddi nella serie tv “La Piovra”, anche se poi è stato protagonista di tanti altri ruoli di prestigio.
Cariddi è stato definito dalla critica “Il male assoluto”, il cattivo per eccellenza della storia del cinema italiano, una figura diabolica che la magistrale prossemica attoriale di Girone ha reso iconica perché nessun cattivo nel piccolo schermo ha mai avuto il suo stesso carisma.
“Il potere è una malattia e io con Tano Cariddi ne ho interpretato il volto”, disse il grande attore morto oggi a Monaco all’età di 76 anni. “Tano Cariddi è un personaggio che ha un solo padrone: se stesso. Non sa controllare il suo passato e ricerca il potere su se stesso”, raccontò in una splendida intervista a Film.it.
“La Piovra” ha avuto un successo straordinario ed è stata trasmessa in 80 Paesi ma è stata anche criticata perché tacciata di aver portato nel mondo l’immagine di una Sicilia in mano alla Mafia nei drammatici Anni Ottanta-Novanta. E su questo Girone diede una risposta importante: “In qualche modo La Piovra si rifà ai fatti della nostra cronaca e anzi c’è da dire che proprio in questa serie c’è stato un ritorno all’attualità. Tanto più che quello che la mafia ha fatto è smettere di fare stragi e attentati e cercare di lavorare in una maniera sommersa, quasi legale. E La Piovra ricorda anche che oltre la mafia ci sono società segrete e altri poteri occulti: i dischetti di Tano Cariddi potrebbero riuscire a far luce su tanti segreti, su tante stragi. Anche un po di dietrologia va fatta, soprattutto cercando di non perdere la memoria, perché il nostro paese sembra improvvisamente un paese dove non c’è memoria di nulla. La funzione de La Piovra è anche cercare di tenere viva questa memoria“.
Tra le location storiche dove sono state girate alcune scene de “La Piovra” c’è stata anche Taormina e Remo Girone non ha nascosto la sua ammirazione per la capitale del turismo siciliano e qualche anno fa ha sottolineato il suo rapporto speciale con questa città: “E’ uno dei posti più belli dove ho girato. Tano nella Piovra era il “male”, che non si fermava davanti a niente e nessuno, mentre posti come Taormina rappresentavano l’esatto opposto, con i suoi luoghi che ti incantavano. Quella straordinaria bellezza mi ha emozionato”.
“Trovarmi qui mi ha dato un enorme piacere – disse nel 2014 l’attore -. Noi italiani spesso non consideriamo le bellezze che abbiamo nel nostro Paese. Qualche volta sarebbe bello immaginarle con gli occhi di chi non c’è mai stato. Veramente, stare a Taormina è una cosa magnifica, è un posto che ha migliaia di anni di storia, il clima è stupendo, a volte c’è anche l’Etna in eruzione. Ed è una cosa impagabile che non c’è da nessun’altra parte al mondo. A volte non la consideriamo e invece è molto importante”.


