GIARDINI NAXOS – Il Comune di Giardini Naxos non approva il bilancio di previsione 2023-25 e con l’assenza del numero legale in aula consiliare anche oggi in seconda convocazione scatta la “tagliola” della decadenza per il Civico consesso, che esce di scena e viene sciolto anticipatamente. A questo punto rimane, invece, in carica il sindaco Giorgio Stracuzzi con la sua Giunta tecnica, ed il primo cittadino presenterà ricorso in opposizione alla sentenza del Tribunale di Messina che ad inizio dicembre ne aveva disposto la decadenza per incompatibilità.
Ad analizzare per TN24 lo scenario che si è delineato e le prospettive all’orizzonte è la presidente del Consiglio comunale, Antonella Arcidiacono.
“E la fine di un’Amministrazione fallimentare, che tale è stata sin dall’inizio del suo deludente percorso – spiega la presidente Arcidiacono a TN24 -. Non c’è nulla di importante che sia stato portato avanti in questi anni, se non l’ordinario grazie all’impegno degli uffici. La Giunta ora in carica è stata presentata agli occhi dei cittadini come una giunta tecnica ma la realtà racconta in termini indiscutibili che ha fatto camminare un comune come un “pachiderma dormiente”, senza alcun cambio di passo. Ancora adesso non sappiamo perché si è dimesso l’ex assessore al Bilancio, quali fossero le reali motivazioni di quel gesto che ha lasciato questo Comune per 3 mesi senza un assessore al Bilancio e con la delega al sindaco. Il 28 dicembre scorso è arrivato in Consiglio comunale il bilancio di previsione 2023-25, con il parere negativo dei revisori dei conti e i fatti accaduti nelle ultime 48 ore sono sotto gli occhi di tutti, con l’assenza del numero legale sia in prima che in seconda convocazione. La maggioranza, o quel che ne era rimasta, non si è presentata: si è sgretolata a conclusione di un percorso che è stato caratterizzato da una evidente incapacità politica a 360 gradi. Rimane in carica una Giunta che non è stata votata da nessuno e si scioglie il Consiglio comunale, formato da rappresentanti che erano stati eletti dai cittadini. E’ un evidente paradosso ma anche la più eloquente conclusione di questa legislatura”.
“A questo punto si va a staccare la spina al Consiglio, abbiamo il dovere di scusarci con i cittadini ma la cosa più giusta è che si restituisca la parola ai cittadini e che si torni alle urne. La Giunta tecnica doveva risolvere i problemi della città ma non ha risolto nulla e non ha prodotto alcun risultato. In tutta questa situazione credo ci sia stata una profonda mancanza di rispetto, invece, abbastanza evidente nei confronti della gente e non necessita nemmeno di commenti la scelta da parte dei consiglieri di maggioranza che non hanno avuto nemmeno il coraggio di entrare in aula ed esprimere il loro giudizio sul bilancio. Si sono assentati e hanno persino preferito che, per effetto della loro assenza, si determinasse la decadenza del Consiglio comunale”.
“All’inizio di questa legislatura . conclude Arcidiacono – si diceva che Giardini Naxos avrebbe voltato pagina. I fatti hanno raccontato ben altro, quel libro è rimasto chiuso. Non è cambiato niente, semmai le cose sono le peggiorate, sono state disattese e tradite le aspettative dei cittadini. Ecco perché – repetita iuvant – per un atto di rispetto nei confronti della comunità, bisognerebbe intanto chiedere scusa agli elettori e ricominciare tutto da capo. Non si può non prendere atto di un fallimento politico ed amministrativo e andare avanti come se nulla fosse. Oggi è una data che si consegna alla storia della città: è la giornata in cui è morta la politica di Giardini Naxos”.
