In una riunione del Consiglio di sicurezza Nazioni Unite convocata d’urgenza dopo il raid aereo che ha colpito il centro commerciale della città di Kremenchuk, nell’Ucraina centrale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di terrorismo di stato, chiedendo che la nozione venga riconosciuta a livello Onu e che la Russia venga rimasta dal consiglio di sicurezza.
“Se un Paese uccide delle persone innocenti, questo episodio deve essere riconosciuto come terrorismo di stato, e in quanto responsabile, il Paese dovrebbe diventare un nemico per il genere umano: nulla deve restare impunito anche in caso di questo genere di atti terroristici”, ha affermato Zelensky, che ha invitato i membri permanenti a svolgere un’ispezione indipendente sul luogo della strage che ha provocato almeno 18 morti, una sessatina di feriti e un’altra ventina di dispersi.
La Russia tuttavia continua a respingere ogni accusa di attacco indiscriminato sui civili. Il luogo secondo Mosca era vicino a un deposito di armi, che nella deflagrazione ha coinvolto il centro commerciale.
“Non c’è stato nessun bombardamento del centro commerciale. Le truppe russe hanno usato armi di precisione per abbattere depositi dove erano depositate armi e munizioni ricevute dagli Stati uniti e dagli Stati europei nell’area di un impianto di macchinari stradali”, è stata la versione del vice Rappresentante permanente russo all’Onu.