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Venezia lancia il ticket d’ingresso da 5 €. A Taormina arriva la decisione

Detto, fatto. Venezia lancia il ticket di ingresso in città per contenere l’assalto dei visitatori. “Uno strumento che si inserisce in “una visione complessiva per proteggere Venezia”, così lo ha definito il sindaco Luigi Brugnaro, nella presentazione dell’iniziativa alla stampa estera, circa il contributo di accesso che sarà presto richiesto ai visitatori in arrivo nella città lagunare.

Lo dico con chiarezza: non vogliamo impedire alle persone di visitare il centro storico di Venezia e l’obiettivo non è quello di fare cassa ma di regolare il numero di persone in città in quei giorni“, ha sottolineato Brugnaro.

In questa fase di sperimentazione – come spiega TTG Italia – il ticket interesserà la giornate dell’anno particolarmente congestionate dai flussi turistici. Il provvedimento, ha spiegato Brugnaro, si pone l’obiettivo di “definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero in alcuni periodi”.

Saranno 29, complessivamente, i giorni in cui sarà in vigore il balzello: 25, 26, 27, 28, 29 e 30 aprile 2024; 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25, 26 maggio 2024; 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 giugno 2024; 6, 7, 13 e 14 luglio 2024. “Sarà una prova e anticipo già che il costo sarà più alto di quello che incasseremo, almeno in questo anno di sperimentazione che riguarda 29 giornate ‘stressate’”, ha precisato Brugnaro, aggiungendo che “il beneficio che ci attendiamo è qualche visitatore giornaliero in meno. È vero che abbiamo dato l’esenzione ai veneti, che vengono a visitare la città in giornata, ma è anche vero che il fatto di introdurre una prenotazione potrebbe disincentivare dal venire proprio in quelle giornate e quindi rendere più scarica la città”.

Il ticket sarà applicato solo alla Città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente, Poveglia. L’importo per il 2024 sarà di 5 euro giornalieri e non sono previste riduzioni.

Il ticket dovrà essere pagato da tutte le persone fisiche di età superiore ai 14 anni. Saranno esentati, invece, i residenti, i lavoratori (dipendenti o autonomi), i pendolari, gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle università che hanno sede nella Città antica o nelle Isole minori, i soggetti e componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’Imu nel Comune di Venezia. Sono, inoltre, esentati dal pagamento del contributo – ma dovranno essere registrati sul portale https://cda.ve.it – tutti coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale (turisti pernottanti), i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso, ed una serie ulteriore di esenzioni previste nel regolamento.

“Ribadiamo con forza – ha detto Brugnaro – che nessuno vuole chiudere la città e che se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la visita in città. Questo ci consentirà di avere dati veri e importanti: quanti visitatori, da dove vengono, quante esenzioni e molto altro, uno strumento importante per capire come organizzare i servizi. Non è un provvedimento che faccio a cuor leggero, ma se continuiamo solo a parlare non faremo mai niente per preservare la delicatezza e bellezza di Venezia. Concluso questo periodo di sperimentazione avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”.

Nei principali punti di accesso della città saranno istituiti dei varchi fisici, distinti dai varchi prioritari riservati ai residenti e ai lavoratori. Degli steward verificheranno il Qr code dei visitatori e saranno a disposizione per aiutare chi ne fosse sprovvisto a scaricare il titolo di accesso sul posto e pagare il contributo. Superati i varchi, qualora qualcuno fosse sprovvisto del contributo di accesso sarà multato dai verificatori che effettueranno controlli a campione.

A questo punto, da più parti, ci si chiede quale sarà la valutazione delle altre mete turistiche di riferimento del Bel Paese rispetto alla mossa che viene fatta dalla Città di Venezia. Arriverà una decisione analoga oppure Venezia sin qui rimarrà un caso a parte?Per quanto concerne la Città di Taormina, almeno per il momento, il Comune non intende prevedere l’introduzione di ulteriori forme di ticket. D’altronde la capitale siciliana del turismo è già stata interessata da una lunga serie di aumenti nel 2023, con il “Salva Taormina”. Sul fronte turistico rimangono in vigore l’imposta di soggiorno che riguarda le presenze nelle strutture alberghiere ed extralberghiere (istituito nel 2013) ed il ticket di ingresso nei parcheggi comunali (in vigore dal 2006). L’orientamento, ad oggi anche abbastanza netto, è quello di non replicare il “modello Venezia”. Per adesso, quindi, a Taormina non è in agenda l’aggiunta di ulteriore balzello specifico per la gestione dei flussi turistici in ingresso alla città, anche se rimane d’attualità la questione dell’overtourism e il problema del “mordi e fuggi” che da tanti anni ormai caratterizza le fasi centrali della stagione turistica a Taormina e promette (o “minaccia”, a seconda dei casi) di riproporsi puntualmente anche nei prossimi mesi.

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