Un gruppo di volontari visita ogni settimana le rive del fiume Mosa a Borgharen nei Paesi Bassi. Anche se il bacino del fiume sembra godere di buona salute, i volontari sono preoccupati. Il loro obiettivo è fermare i rifiuti che si accumulano sulle rive di questo corso d’acqua che attraversa Paesi Bassi, Belgio e Germania.
I volontari partecipano a LIVES (Liter Free Rivers and Streams), un progetto europeo all’avanguardia che affronta il problema della plastica nei fiumi e nei torrenti transfrontalieri attraverso un’azione congiunta. Hanno già raccolto circa 260 tonnellate di rifiuti (2018-2022).
“Quello che ho raccolto personalmente ha volumi più grandi di casa mia – commenta Frank Terwindt, coordinatore dell’azione, Schone Rivieren – Dietro l’angolo c’è un altro cumulo come quello che abbiamo recuperato nelle ultime settimane. Molti dei rifiuti non li vediamo nemmeno perché non arrivano in superficie. Scendono al fondo e poi finiscono nell’oceano”.
Uno degli obiettivi del progetto è quello di mappare le aree con la maggior quantità di rifiuti. Per farlo è stato sviluppato un metodo, replicabile altrove, in qualsiasi fiume. Due volte all’anno, una parte della costa viene setacciata e ogni oggetto trovato viene identificato, la maggior parte è di plastica. Finora sono stati identificati 109 tipi di rifiuti. I dati vengono condivisi dai Paesi dell’Euroregione Mosa-Reno, associati al progetto.
Fonte: Euronews