HomeTurismo & Lifestyle"Tuttohotel", le catene alberghiere straniere investono al Sud, i big a Taormina

“Tuttohotel”, le catene alberghiere straniere investono al Sud, i big a Taormina

NAPOLI – L’hotellerie nostrana è sempre più destinata ad avere un accento straniero. I grandi brand dell’hotellerie investono sul nostro Paese e puntano forte soprattutto sul Centro Sud Italia, dove le grandi catene internazionali sono presenti nella principali destinazioni turistiche e tra queste anche e soprattutto a Taormina. Lo ha rimarcato uno studio di Assoturismo-Cst presentato a Napoli da Alessandro Fiorentino, professore dell’università la Sapienza di Roma e della Luiss, in occasione della terza edizione di TuttoHotel, fiera e mostra espositiva per hotel, b&b e strutture ricettive svoltasi dal 16 al 18 gennaio alla Mostra d’Oltremare.

Lo studio di Assoturismo-Cst non ha proposto delle classifiche ma ha effettuato un’interessante indagine di settore, evidenziando in tal quadro che si sta affermando un avanzamento lento ma costante di queste forme imprenditoriali rispetto alla formula ancora dominante in Italia della proprietà e gestione diretta. Nel Centro Sud Italia si sono avuti arrivi di rilievo sia di operatori nazionali che hanno ampliato la presenza geografica verso il Meridione, sia di brand che operano su scala mondiale e che hanno intensificato la presenza nei territori del Mezzogiorno. In particolare, si riscontra un elevato dinamismo nel segmento di fascia di offerta più elevata degli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso.

Tra le operazioni recenti di maggiore impatto nell’hotellerie in Italia una parte da protagonista la recita la Città di Taormina. Nello studio in questione è stato segnalato l’arrivo di Four Seasons Hotels & Resorts in Sicilia, dove gestisce con successo a Taormina l’Hotel San Domenico Palace-A Four Seasons Hotel, nel cuore della capitale del turismo siciliano. L’operazione che ha portato nella Perla dello Ionio il brand Four Seasons, colosso che gestisce attualmente più di 100 hotel e resort in tutto il pianeta, porta la firma del proprietario del San Domenico Palace, l’immobiliarista Giuseppe Statuto.

Sempre a Taormina è presente un’altra big dell’ospitalità internazionale, il gruppo Belmond – ora parte di Lvmh, l’impero del lusso del magnate francese Bernard Arnault, l’uomo più ricco del globo che sta puntando con decisione ad altri investimenti sempre nel territorio di Taormina. E in questo studio vengono menzionate anche altre realtà di alto livello attive a Taormina come il brand VRetreats del gruppo Alpitour, negli Hotel Sea Palace e Atlantis Bay.

Altre realtà nel panorama nazionale alle quali si fa riferimento nello studio di Assoturismo-Cst sono quelle che riguardano l’acquisizione del gruppo di villaggi turistici Bluserena, e poi a Capri l’arrivo del gruppo Oetker e del gruppo Jumeirah che si affiancano alla storica presenza di Hilton a Sorrento. A Napoli sventola, invece, la bandiera con il brand Curio. Nutrito infine il gruppo di brand alberghieri di lusso in apertura nei prossimi anni a Roma, tra gli altri Six Senses Hotels & Resorts, Rosewood, Bulgari Hotels, Nobu Hotels, Four Seasons Hotels & Resorts. Oltre a questi, si registra anche il cambio di proprietà di singoli storici hotel in diverse città, anche questi finiti sotto le insegne di marchi stranieri. Ed è prevedibile che i prossimi mesi siano destinati a determinare ulteriori novità su tanti fronti in questo settore.

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