TAORMINA – Il turismo a Taormina è sempre più a trazione anglofona. Lo conferma ufficialmente un dato reso noto dall’Associazione Albergatori Taormina che evidenzia in termini significativi l’attuale scenario che caratterizza l’industria dell’ospitalità nella Perla dello Ionio.
“I mercati anglofoni – spiega il presidente dell’Associazione Albergatori Taormina, Gerardo Schuler a TN24 – in questo momento incidono in termini molto rilevanti sullo scenario del turismo a Taormina. Ovviamente il mercato americano è quello che da solo rappresenta la parte più rilevante della destinazione Taormina, leader in termini assoluti, in termini di arrivi e quindi pernottamenti in città, ma si va anche oltre. Agli Usa si aggiungono Gran Bretagna, Australia, Canada e tutti questi mercati, complessivamente, rappresentano in questo momento il 50% delle presenze a Taormina. E’ un dato senza alcun dubbio di rilievo ed è destinato a consolidarsi ulteriormente da qui ai prossimi mesi”.
Al momento, ricordiamo, a Taormina emerge che il 32% degli arrivi proviene dagli Usa e poi il 10% dal Regno Unito, il 7% dall’Australia ed il 6.5% dal Canada. In totale l’89% degli arrivi sono internazionali. Gli americani risultano essere quelli con la più alta capacità di spesa con 700 euro di media per camera a notte, seguiti dagli australiani con 459 euro ed i canadesi 380. La permanenza media a Taormina di questi mercati è mediamente di 3 notti.