HomeTurismo & LifestyleTurismo, stime OMT incoraggianti. A Taormina un ritorno strategico

Turismo, stime OMT incoraggianti. A Taormina un ritorno strategico

“Le previsioni dell’Organizzazione mondiale del turismo per il 2024 sono incoraggianti ed in particolare la ripresa del turismo cinese conferma l’importanza strategica della missione commerciale del Ministero del Turismo di settembre 2023, tesa proprio a rafforzare sinergie con la Cina in ambito turistico proprio nell’ottica della ripresa dei flussi turistici asiatici” commenta il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, i dati diffusi dall’Organizzazione mondiale del turismo.

Il ritorno del turismo cinese in Europa viene considerato una presenza strategica anche in Italia e nelle destinazioni come Taormina – capitale del movimento vacanziero in Sicilia -, dove nel 2019 era stato anche girato un reality show che aveva concorso ad una crescita significativa dei flussi dall’Oriente. Poi la pandemia ha paralizzato tutto e adesso, a distanza di 4 anni, i cinesi stanno tornando a viaggiare e a riscoprire l’Europa.

Nelle prospettive per il 2024 si prevede che il turismo internazionale recupererà completamente i livelli pre-pandemici nel 2024, con stime iniziali che indicano una crescita del 2% rispetto ai livelli del 2019. Questa previsione centrale dell’UNWTO rimane soggetta al ritmo di ripresa in Asia e all’evoluzione dei rischi economici e geopolitici attuali.

Il turismo internazionale ha chiuso il 2023 all’88% dei livelli pre-pandemia, con circa 1,3 miliardi di arrivi internazionali. Il dato emerge dal primo Barometro Mondiale del Turismo dell’anno stilato dall’UNWTO che, per quanto riguarda le prospettive per il 2024, prevede che il turismo internazionale recupererà completamente i livelli pre-pandemici, con stime iniziali che indicano una crescita del 2% rispetto ai livelli del 2019. Questa previsione centrale dell’Unwto rimane soggetta al ritmo di ripresa in Asia e all’evoluzione dei rischi economici e geopolitici attuali. In base all’ultimo barometro, poi, il Medio Oriente ha guidato la ripresa in termini relativi essendo l’unica regione a superare i livelli pre-pandemia con arrivi superiori del 22% rispetto al 2019. L’Europa, la regione più visitata al mondo, ha raggiunto il 94% dei livelli del 2019, supportata dalla domanda intraregionale e dai viaggi dagli Stati Uniti. L’Africa ha recuperato il 96% dei visitatori pre-pandemia e le Americhe hanno raggiunto il 90%. L’Asia e il Pacifico hanno raggiunto il 65% dei livelli pre-pandemia in seguito alla riapertura di numerosi mercati e destinazioni. Tuttavia, i risultati sono contrastanti, con l’Asia meridionale che ha già recuperato l’87% dei livelli del 2019 e l’Asia nordorientale intorno al 55%.

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