La Città di Taormina, già al 30 settembre 2023 ha fatto segnare un netto incremento delle presenze turistiche rispetto allo stesso periodo dei 9 mesi dell’anno scorso, con una clamorosa crescita già acquisita del 34% che determinerà il primato storico di pernottamenti sul territorio. Le presenze straniere sono sempre più dominanti, mentre la componente italiana sul totale pernottamenti si conferma impalpabile ed è scesa dal 23% del 2022 al 14% del 2023. Un trend negativo, in controtendenza rispetto al boom del movimento straniero, balzato dal 77% del 2022 al 86% del 2023. Così al forte appeal internazionale di Taormina fa da contraltare il dato sugli italiani, che rimane deficitario.
Il problema dello scarso mercato turistico interno (che da queste parti – va detto – non ha mai fatto la differenza) non affligge solo Taormina ma allo stesso modo anche la gran parte delle altre mete vacanziere del Bel Paese. Gli italiani in molti casi prediligono andare all’estero, scelgono anche e soprattutto una vacanza low cost. Una spiegazione su questo fenomeno, ma anche una frecciata agli italiani che fanno questa scelta arriva dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Oltre le legittime valutazioni (budget) e i conti che ogni famiglia fa, c’è una “sottovalutazione” della bellezza del nostro territorio, secondo la titolare del Ministero del Turismo.
“Guardate, sono gli italiani che non conoscono l’Italia, nel resto del mondo conoscono l’Italia e l’Europa. Bisogna andare all’estero con il marchio del Made in Italy e dell’Italia, perché noi siamo forti se promuoviamo l’Italia”. Poi – ha proseguito la ministra – è giusto che le regioni facciano le loro promozioni, ma più a livello nazionale. Dobbiamo sfruttare quella che è una peculiarità unica, perché abbiamo il terzo marchio nel mondo, che è l’Italia e il made in Italy, e dobbiamo puntare su questo”.
