HomeTurismo & LifestyleTurismo alta gamma: Taormina in un mercato che vale 520 mld

Turismo alta gamma: Taormina in un mercato che vale 520 mld

TAORMINA – “Il turismo alto di gamma, che rappresenta il 2% delle strutture ricettive, genera quasi il 22% del fatturato turistico europeo complessivo, concorre a circa il 22% della spesa in alloggi e fino al 33% circa della spesa per cultura, intrattenimento e shopping, contribuendo ad incrementare tutti gli anelli della catena di valore. Il comparto ha un potenziale di crescita fino a 520 miliardi di euro”. Sono alcuni dei dati emersi dalle rilevazioni del primo Eccia High-end Tourism Study condotto da Bain & Company e riportati in un approfondimento di “Fashion Network”.

In Italia, a questo comparto si sta affacciando per ritagliarsi il suo spazio anche la capitale siciliano del turismo, Taormina, spinta dagli investimenti importanti dei colossi mondiale del lusso. A guidare questa sfida è la presenza sempre più trainante di LVMH, leader mondiale dei prodotti di alta qualità, che fa capo a Bernard Arnault, l’uomo più ricco del mondo, ed è anche e soprattutto l’offerta a cinque stelle sul territorio di diversi “colossi” che si propongono ad altissimi livelli e hanno ormai sdoganato l’obiettivo di un insediamento significativo del “turismo di lusso” in questa realtà. Non c’è solo Arnault e un esempio tra i tanti è “Four Seasons”, gigante dell’ospitalità che gestisce l’Hotel San Domenico Palace, e che è arrivato a Taormina grazie ad una felice intuizione dell’immobiliarista Giuseppe Statuto.

Tutto o quasi passa, insomma, dall’invasione in terra siciliani dei più grandi brand del mondo nell’universo dell’accoglienza ed in generale dall’offerta qualitativa di attività in grado di rappresentare un’attrattiva e un’opportunità per chi vuole fare vacanze e concedersi tempo libero.

“Il viaggiatore di alta gamma spende 8 volte più della media e produce notevoli impatti indiretti sul territorio – ha evidenziato in un’intervista al portale specializzato “Fashion Network” Matteo Lunelli, presidente di Altagamma e nuovo presidente di Eccia, l’associazione portavoce presso le istituzioni europee delle istanze del comparto dell’alto di gamma -: un piano per lo sviluppo del turismo di alta gamma in Europa potrebbe portare a una crescita del valore del settore fino a 520 miliardi. Lo studio Eccia fotografa questi dati e indica alcune possibili leve di sviluppo: la creazione di una proposta turistica sostenibile e naturalistica, il miglioramento delle infrastrutture di mobilità di alta gamma, la semplificazione della politica di rilascio dei visti e un sistema formativo focalizzato sull’ospitalità d’eccellenza”.

“L’Europa – ha detto Lunelli a “Fashion” – è la prima destinazione turistica al mondo e il turismo è un comparto strategico per l’economia europea, ma esiste un grande potenziale ancora inespresso nel segmento di alta gamma: pur rappresentando solo il 2% delle imprese di soggiorno, la fascia alta vale circa 130-170 miliardi di euro e genera il 22% della spesa turistica complessiva, grazie a un forte effetto moltiplicatore”.

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