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Trappitello, la Scuola dell’Infanzia “sfiora” la chiusura e poi rimane aperta

TAORMINA – Al termine di un lunedì rocambolesco che si consegna a suo modo alla storia recente della Città di Taormina, la Scuola dell’Infanzia di Trappitello sfiora la chiusura e poi rimane aperta dopo 11 ore di continui ribaltamenti di scena ed oltre 3 ore di sopralluogo dei Vigili del Fuoco. E’ accaduto tutto ed il contrario di tutto sul plesso di Via Santa Filomena, che stava per essere dichiarato inagibile e poi alla fine è stato ritenuto fruibile.

Tutto è partito – è storia nota – dall’interrogativo che abbiamo pubblicamente posto su TN24 sulla sicurezza della scuola, circa l’esigenza di accertare questo aspetto fondamentale ed in senso complessivo le condizioni evidentemente non ottimali del plesso.

Così alle 7.45 di lunedì si è svolto un primo sopralluogo alla presenza della dirigente scolastica Carla Santoro, con i rappresentanti dei genitori, alla presenza dei consiglieri comunali Giuseppe Sterrantino (nel doppio ruolo di rappresentante del Consiglio d’Istituto) e Alessandra Cullurà, e l’assessore (al Turismo e Commercio) Andrea Carpita. Questo primo passaggio, alla quale c’eravamo anche noi, ha evidenziato e ribadito le perplessità sull’edificio, rimarcate anche da una ricognizione sul tetto, dove si palesavano una serie di infiltrazioni in atto ai lati della struttura. Ricordiamo che il primo piano della scuola è chiuso dal 3 ottobre del 2019 per apposita ordinanza sindacale che l’ha dichiarato non agibile, e ha determinato allora il trasferimento dei bambini delle elementari presso le medie di Via Francavilla.

A quel punto è stato fatto il punto della situazione in Comune, i consiglieri comunali e l’assessore hanno riferito al sindaco Mario Bolognari e la casa municipale ha messo in preventivo di dover predisporre un’ordinanza di chiusura della scuola. A tal proposito è anche iniziata una valutazione su almeno tre edifici siti a Trappitello, uno dei quali del Comune, ovvero la delegazione, e poi altri due immobili privati.

Nel frattempo i bambini dell’infanzia si trovavano regolarmente a scuola e si registrava la comprensibile preoccupazione delle famiglie che montava con il trascorrere delle ore e sulla base dell’incertezza sugli sviluppi della vicenda.

Poi, nel pomeriggio è arrivato il momento del sopralluogo dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Messina. Alle ore 16 è iniziato un lungo pomeriggio che lascia in eredità molti spunti di riflessioni e altrettante perplessità. I VF, alla nostra presenza, dell’assessore Nunzio Corvaia del personale scolastico e della responsabile della sicurezza dell’Istituto, hanno visionato il piano terra di Via Santa Filomena, attuale sede dell’infanzia, riscontrato la non sussistenza di rischi per l’immediato in termini strutturali, ravvisando invece una condizione di non salubrità degli ambienti (che, comunque, è materia specifica di competenza dell’Asp). Venivano visionate due infiltrazioni d’acqua in altrettante aule poi dichiarate a fine serate non agibili, e già preventivamente chiuse dalla dirigente per salvaguardare la pubblica incolumità dei bambini e del personale scolastico. Senza dimenticare la caldaia che non funziona e lascia, quindi, ad oggi i 100 bambini dell’Infanzia al freddo. In seguito veniva controllato il piano primo, oggetto della chiusura del 2019 e soprattutto il tetto del plesso. La terrazza mostrava le citate infiltrazioni, si evidenziava l’esigenza di provvedere ai lavori di cui necessita in termini indiscutibili questa parte dell’immobile e per i quali inizialmente il Comune aveva stimato lavori da 120 mila euro, che per effetto di valutazioni del Genio Civile dovrebbero invece richiedere una spesa di circa 480 mila euro.

Si procedeva quindi a redigere un verbale del sopralluogo. All’interno dell’edificio giungevano nuovamente i consiglieri Sterrantino e Cullurà, l’assessore Carpita e poi anche gli assessori Enzo Scibilia (Lavori pubblici) e Francesca Gullotta (Pubblica Istruzione), oltre ad alcuni genitori.

Si andava, insomma, nella direzione di una conferma dell’apertura della scuola, al netto delle sue criciticità dovute alla situazione del tetto. Ma in quello stesso momento, intorno alle ore 18, il quadro si ribaltava nuovamente. I VF hanno voluto effettuare un ulteriore accertamento sulla parte centrale del soffitto della Scuola dell’Infanzia. A quel punto si riteneva vi fosse un danno rilevante e veniva prospettata l’esigenza di procedere alla chiusura immediata della scuola. Si attivavano le procedure in tal senso, e rimaneva da stabilire se la chiusura sarebbe stata effettuata subito dai VF o dal Comune. Si evidenziavano posizioni discordanti anche tra i vari esponenti dell’Amministrazione, con l’assessore Corvaja in particolare che propendeva per la chiusura, mentre l’assessore Gullotta riteneva vi fossero le condizioni per far rimanere aperto il plesso. Emergeva la forte preoccupazione dei consiglieri Sterrantino e Cullurà, convinti che la scelta opportuna da fare fosse quella della chiusura. Era presente, inoltre, la presidente del Consiglio comunale, Lucia Gaberscek.

Veniva richiesto, quindi, ai VF di aspettare l’arrivo del sindaco, e a quel punto sarebbe stato lui a chiudere la scuola con apposita ordinanza. In quello stesso momento si richiedeva anche l’arrivo sui luoghi di un ingegnere dei VF per un ulteriore accertamento.

Si preparava la comunicazione ufficiale alle famiglie di chiusura ed alcuni esponenti dell’esecutivo effettuavano, intanto, un sopralluogo in un complesso residenziale di Trappitello, per valutare se un immobile fosse idoneo ad accogliere i bambini come nuova sede provvisoria del plesso dell’Infanzia.

A conclusione di un interminabile giornata maturava l’ultimo colpo di scena. I VF procedevano ad un’ulteriore indagine sul soffitto della scuola del’Infanzia, picconando sempre la parte centrale e provvedendo ad aprire due fessure per indagare l’entità del danno. Al termine di quest’ultima verifica emergeva che la situazione era meno grave di quanto si pensava e che vi fossero le condizioni di sicurezza per far rimanere aperto il plesso e di conseguenza per la permanenza dei bambini nell’edificio. Si procedeva alla chiusura delle due fessurazioni con del cartone e nastro solante, invitando l’Amministrazione ad effettuare non appena possibile delle manutenzioni e confermando la non agibilità attuale delle due aule interessante da infiltrazioni (e già chiuse dalla dirigente). Intorno alle 18.30 sul posto giungeva il sindaco e veniva così confermato che la scuola rimarrà aperta.

Sulla condizione della Scuola dell’Infanzia, ma in generale di tutti i vari plessi di Taormina, permane la convinzione di tanti e sicuramente la nostra, che probabilmente se non fossimo nell’Italia del mutatis mutandis, sarebbero già chiusi da un pezzo.

Due cose sono emerse in termini indiscutibili: i lavori a suo tempo effettuati al tetto della scuola sono stati eseguiti male, molto male, c’è stato anche un successivo intervento di rattoppo ma i risultati sono tutto gli occhi di tutti. Chi ha lavorato alla carlona su quel tetto dovrebbe guardarsi allo specchio e fare di conseguenza, per poi andare a vendere il cocco in spiaggia.

Le famiglie rimangono attonite e confuse, la scuola non chiude ma non è un sospiro di sollievo, semmai un epilogo controverso – a maggior ragione per queste dinamiche – che lascia strascichi. Siamo ancora nel perimetro di una zona d’ombra sulla quale, non a caso, abbiamo voluto accendere i riflettori, facendo quello che avrebbe dovuto fare la politica taorminese da tanti anni a questa parte. E’ chiaro e va detto che le responsabilità partono da lontano e le negligenze del passato si riverberano sul presente. Il vaso di pandora è stato aperto, i cocci dovranno essere raccolti. Tutti e tanto più quando si parla di sicurezza e di bambini.

Forse a tirare un sospiro di sollievo è il Comune, che non avrà la “gatta da pelare” di un’altra chiusura. Attenzione, tuttavia, perché poi il controllo dei VF, del quale comunque si attende l’esito formale e definitivo della redigenda relazione – concerne la “sicurezza sul momento”, l’esame cioè del pericolo immediato, nell’attualità delle cose. Come dire che oggi, domani e dopodomani non c’è rischio, ma se poi quell’edificio rimarrà così, sottoposto alla pressione di piogge e continue escursioni termiche e soprattutto se i lavori al tetto verranno eseguiti tra 2 anni, è tutta un’altra storia.

Tutti in classe e appuntamento al prossimo rattoppo. Aspettando una svolta, noi rimaniamo dell’incrollabile convinzione che sulle scuole di Taormina si naviga a vista, si cammina sul filo del rasoio, al limite dei presupposti minimi di sicurezza. E’ bene rimarcarlo e ancora più importante è non cambiare idea.

“Le scuole di Taormina sarebbero tutte da demolire e ricostruire. Non a caso sul PNRR abbiamo presentato un progetto di demolizione e ricostruzione per le elementari di Mazzeo. Non c’è altro da fare ma è probabile che ciò debba avvenire anche per altre scuole”. (cit. Mario Bolognari, Taormina, 9 agosto 2022)

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