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Taoxenia: “A Taormina forte ripartenza dell’extralberghiero”

TAORMINA – La stagione turistica 2022 a Taormina parte a ritmi sostenuti e il Ponte del 25 aprile ha visto protagonista il settore extralberghiero. B&B e case vacanza della Perla dello Ionio hanno avuto un’alta percentuale di occupazione delle strutture disponibili e una prima analisi della situazione per TN24 arriva da Paola Costa, presidente dell’Associazione Taoxenia, realtà di riferimento dell’extralberghiero a Taormina.

Costa fornisce importanti numeri e conferma il ritorno degli stranieri in città, corroborando le speranze di una concreta ripartenza del turismo. La responsabile di Taoxenia traccia, inoltre, quelle che potrebbero essere le opportune linee guida da seguire e la rotta strategica da percorrere, non solo per la categoria extralberghiera ma per l’intero comparto ricettivo capitale del turismo siciliano.

“L’extralberghiero – spiega a TN24 Paola Costa – ha grandi potenzialità di crescita ed ha mostrato forte capacità di resilienza anche di fronte alla pandemia, come abbiamo già avuto modo di dire. È la risposta ad una richiesta crescente di chi nel viaggio cerca luoghi ed esperienze autentiche. E Taormina risponde perfettamente a queste esigenze dei viaggiatori e lo ha dimostrato nella scorsa settimana. Già nella settimana di Pasqua abbiamo registrato il pienone nelle strutture extralberghiere aderenti alla nostra associazione TaoXenia. Come previsto le maggiori presenze sono state quelle degli ospiti europei: francesi, tedeschi, polacchi, spagnoli ed Europa del nord con qualche timida presenza di americani sia del Nord che del Sud (sebbene ancora mancano all’appello Stati Uniti e Canada però si è registrata forte la presenza dell’Argentina) e la grande assenza dell’Australia”.

“La nostra città ha visto una esplosione di nuove strutture extralberghiere che confermano i dati del rapporto Otie (Osservatorio turismo dell’economia delle Isole) commissionato da Confesercenti di qualche mese fa. Nel rapporto si legge che l’82% delle strutture ricettive in Sicilia, sono extralberghiere e l’Isola è la seconda nel Mediterraneo in quanto ad ospitalità alternativa all’hotellerie, preceduta soltanto dal gruppo di isole greche del Sud dell’Egeo. Seimila realtà diversificate tra loro – B&B, case vacanza, camping, agriturismi, locazioni turistiche, charter nautici – che hanno resistito meglio degli alberghi agli effetti della pandemia con una contrazione di arrivi pari al 47%, il 12% in meno rispetto a quella subita dagli hotel (dati 2021); 3 milioni 260 mila notti vendute e 1 milione di turisti, i numeri del 2019, ultimo anno pre-Covid. Basta dire che dal 2013 al 2019 il numero di turisti interessati a questo tipo di offerta ricettiva in Sicilia è passato da 400mila ad oltre 1 milione”.

“Questi numeri ci fanno ben sperare per la stagione che si è appena aperta – rimarca la presidente di Taoxenia -, anche se in termini di numeri assoluti di strutture la Sicilia è nella parte alta della classifica, e Taormina è tra le città capofila, così non è per i turisti che scelgono l’extralberghiero (solo il 23% sul totale di quelli che arrivano in Sicilia) e per il numero di notti vendute ancora basso rispetto a quello di altre isole con punte che vanno dagli 8 milioni nell’Egeo meridionale ai 10 milioni circa per le Baleari, ad oltre 28 milioni nelle Isole Canarie”.

“L’extralberghiero come abbiamo già detto ha grandi potenzialità di crescita e lo sta dimostrando nei numeri, e sicuramente contribuisce a favorire quella economia circolare che tanto bene fa alla nostra comunità sia in termini economici che in termini sociali”.

“Rispondiamo alle critiche secondo le quali le attività extralberghiere favoriscono lo spopolamento dei centri urbani, dicendo che non sempre lo spopolamento è dovuto alla gentrificazione turistica, ma può essere attribuito anche alla carenza di servizi che sono indispensabili per il vivere quotidiano dei residenti.
Le politiche dell’abitare gli spazi cittadini dovrebbero essere al centro delle politiche di rigenerazione urbana, la sostenibilità ambientale e sociale, tanto importante per i residenti quanto per i turisti, non si può raggiungere senza governare in alcun modo la capacità di carico delle città. Sappiamo benissimo che una città come la nostra Taormina che, con tradizioni e vocazioni turistiche spiccatissime, che per patrimonio artistico, paesaggistico e culturale è superiore a molte altre città, ancora difetta nella valorizzazione di questo patrimonio e nella formazione del personale per creare forza lavoro estremamente qualificata”.

“Come immaginiamo il futuro di Taormina? Dobbiamo riflettere – conclude la presidente di Taoxenia, Paola Costa – sui fattori che determinano il benessere della nostra città, che naturalmente sono molteplici e complessi, e lavorare sugli indicatori che contraddistinguono la crescita di un luogo trovando altri modelli di sviluppo oltre il turismo”.

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