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Taormina, 250 giorni dopo: cercasi delegati delle frazioni…

TAORMINA – Sono ormai trascorsi oltre 250 giorni dalle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio 2023 a Taormina. In tutto questo tempo c’è una figura di cui al momento non vi è traccia: i delegati delle frazioni. Non pervenuti, anzi nemmeno istituiti.

Da sempre i delegati sono dei “fiduciari” del sindaco pro-tempore e delle Amministrazioni in carica. Figure senza portafoglio che non hanno alcun potere sul piano amministrativo e che tuttavia rappresentano delle preziose “sentinelle” sul territorio, utili a segnalare ciò che non va o che si dovrebbe fare nelle frazioni. Nel tempo le varie Amministrazioni non hanno mai valorizzato questa figura e, spesso, tutto al più hanno anche preso per i fondelli i delegati, senza supportare chi ricopriva, a costo zero e con generosità, questa posizione. Niente di più e niente di meno del copione politico di una Taormina dove, d’altronde, la regola paraculistica paesana vuole che in campagna elettorale sono tutti utili e poi il giorno dopo saluti e baci, nessuno è più indispensabile. Fatto sta che i delegati delle frazioni a Taormina ci sono sempre stati. Anche perché poi nulla tolgono a quelli che sono stati eletti e anche a quelli che non si sono candidati ma si sono messi ai comandi del vapore. Eia Eia….

Stranamente stavolta non c’è traccia di delegati. Boh. E’ una cosa bizzarra. Il sindaco Cateno De Luca è alle prese con i suoi 1500 impegni, ha altro a cui pensare e semmai è curioso che nessuno si sia premurato di ricordargli questa opportunità. Nessuno ha dedicato due minuti di tempo per dirgli “Cateno dacci i nomi dei tuoi delegati che ti prepariamo le determine da firmare”. Bastava un copia incolla delle vecchie determine, cambiando i nomi. Eia Eia….

A Mazzeo c’è Carmelino Bartolotta che si è pure candidato, ci ha messo la faccia e una gratificazione la meriterebbe. Si è reso sin qui disponibile a dare una mano come delegato della frazione e si sta dando da fare per ricoprire il ruolo al di là dei formalismi. Ma andrebbe messo nelle condizioni di svolgere davvero la funzione del delegato e soprattutto di avere un minimo di margine per operare al servizio della comunità.

E Trappitello? Una frazione di 5 mila abitanti, tanti quanti Taormina, anzi di più se si considera che buona parte dei residenti in centro sono “farlocchi”, tra stagionali e occasionali che vengono qui per un breve tempo d’estate. Una realtà che non si può più nemmeno chiamare frazione, una vera e propria cittadina. C’è un delegato di Trappitello? No. Dovrebbe essere nominato? Sicuramente sì. Buon senso avrebbe voluto che venisse indicato già dopo le elezioni. Anche per dare un supporto agli assessori di Trappitello, che sicuramente si stanno impegnando per essere presenti e attivi nella frazione ma non possono avere il dono dell’ubiquità e hanno altre incombenze quotidiane da affrontare.

A Mastrissa un delegato sul piano formale non c’è, ma se ne occupa con grande impegno e passione Jenny Gullotta, che da consigliera comunale si sta confermando un’innamorata vera del suo territorio e non ha smesso di fare le battaglie che ha sempre portato avanti da tanti anni a questa parte, sin dai tempi del Comitato “Amici delle Contrade”.

E Villagonia? Bruderi? Mazzarò? Per rendere l’idea di come i delegati possano essere utili ci viene in mente, proprio su Mazzarò, l’esempio positivo dato in passato da Giovanni Aucello, che ha ricoperto il ruolo di delegato di frazione con straordinaria dedizione, presentandosi allora ogni mattina alla porta dei sindaci di turno per evidenziare i problemi. A volte bisognava quasi fermarlo nella sua irruenza, quando vedeva che non c’era solerzia nel risolvere le criticità. Tra l’altro Aucello fu anche quello che ha avuto spesso un ruolo determinante per la risoluzione dei problemi della funivia, come nel caso dell’alluvione del 2015. Ecco, è questo ciò che possono dare i delegati. Eia Eia…

Non conta di per sé il pezzo di carta che li nomina o non nomina, e che tuttavia è pur sempre una gratificazione e ne legittima l’operato, ma i delegati delle frazioni hanno un senso, se istituiti e se li metti in condizione di operare. Possono fare bene e dare un apporto sul territorio, tanto più se ci si ricorda che, nelle intenzioni dell’Amministrazione in carica, vi era pure l’intenzione di costituire i comitati di quartiere. Forse il momento propizio per fare quei comitati è già fuggito, sono cose che si fanno dopo le elezioni, nella luna di miele, non oggi che la gente ha gli “zebedei” girati tra la mitragliata delle bollette e i cambiamenti in (meglio) che nelle frazioni tardano ad intravedersi. Ma i delegati che ci vuole a nominarli? Scegliete chi vi pare ma fatelo. Eia Eia… Datevi una mossa.

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