TAORMINA – Ad un anno dal ritorno alle urne, il PD a Taormina spinge per la ricandidatura del proprio leader Mario Bolognari ma comincia anche a guardarsi attorno per un eventuale “piano B”.
Al momento i democratici aspettano le valutazioni che farà l’attuale sindaco, sperano che decida di correre nuovamente per il governo della città e sono pronti ad intensificare il pressing in questa direzione, sapendo comunque che Bolognari in questo momento non ha fretta di fare annunci, vuole concentrarsi sulla fase finale della legislatura e sulle varie incombenze amministrative, senza entrare nel “balletto” delle manovre di posizionamento che già iniziano, da più parti, a registrarsi nello scacchiere politico locale.
I democratici ritengono che ci siano le condizioni per un Bolognari bis (anzi quater, tenendo conto non solo del successo del 2018 ma anche delle precedenti affermazioni del 1993 e del 1997). Se Bolognari dovesse decidere di rinunciare a restare in campo, a quel punto il PD dovrà trovare un’alternativa.
Tra le ipotesi c’è anche quella di puntare su una candidatura da individuare nel partito o comunque nel contesto di quest’area politica. C’è l’idea che porterebbe a Francesca Gullotta che non e’ un’esponente del PD ma ha un ampio gradimento trasversale in città per il modo in cui si e’ sempre posta nelle sue esperienze politiche e viene considerata un nome spendibile per la sindacatura. Rimane l’ipotesi riguardante Graziella Longo, esponente del Pd, attuale assessore della Giunta Bolognari e figlia dello storico sindaco Eugenio Longo.
Ma ci sarebbe anche un’altra opzione che viene presa in considerazione e porta a Piero Benigni, consigliere comunale della maggioranza, già segretario dei democratici e manager del turismo (e’ il GM di una nota struttura alberghiera a 5 stelle). Il nome di Benigni comincia a circolare e potrebbe anche essere una carta a sorpresa per i democratici, da mettere in campo nella partita politica delle Comunali del 2023.