TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, continua a “congelare” la decisione sulla sua eventuale ricandidatura alle elezioni amministrative del 2023 ma le voci sempre più insistenti di un possibile passo indietro a fine legislatura, stanno spingendo una parte dell’attuale maggioranza a stringere i tempi per capire le effettive intenzioni del primo inquilino di Palazzo dei Giurati.
Nell’attuale maggioranza c’è chi guarda ad un nuovo percorso politico e vorrebbe puntare, in particolare, su una nuova sfida (come il gruppo politico di Mario D’Agostino) ma c’è anche chi sta cercando di provare a convincere Bolognari a restare in campo e ricandidarsi. Soprattutto nell’area del Partito Democratico c’è la convinzione che l’uscita di scena dell’attuale sindaco potrebbe complicare ulteriormente uno scenario che appare già “magmatico”. Se da una parte c’è una maggioranza alle prese con il rebus Bolognari, dall’altra c’è un’opposizione del tutto indecifrabile che al momento non è riuscita a farsi trovare pronta per proporre un’alternativa di governo.
Le anime della maggioranza che, in caso di rinuncia di Bolognari, rischiano di restare senza una leadership di riferimento, non intravedono all’orizzonte un’alternativa politica da “sposare”.
E allora i democratici – ma anche altri esponenti dell’aggregazione di governo – alzano il pressing su Bolognari per verificare se ci sia una sua disponibilità a ripresentarsi nel 2023 e se, allo stesso modo, un orientamento a non ricandidarsi possa, comunque, essere oggetto di ulteriori valutazioni e di un conseguente ripensamento.
