HomePoliticaTaormina 2023: campagna elettorale con lo spauracchio De Luca

Taormina 2023: campagna elettorale con lo spauracchio De Luca

TAORMINA – A Taormina, in vista del 2023, si prospetta una campagna elettorale con un’ombra, piuttosto pesante, che inizia ad aleggiare nei pensieri della politica locale: lo spauracchio si chiama Cateno De Luca. Non sono in pochi a credere che, nel caso in cui non dovesse farcela a conquistare la presidenza della Regione Siciliana, il vulcanico De Luca potrebbe decidere a quel punto di ripiegare su una candidatura a sindaco a Taormina.

D’altronde, lo scenario abbastanza prevedibile, in questa eventualità, sarebbe quello di un De Luca che rimarrebbe ai box e si sa che l’ex sindaco di Messina vive sempre di nuove sfide e la prossima tornata di voto in quel caso è fissata poi nella primavera del 2023. Tra un anno ci saranno le Nazionali e ci saranno le Amministrative nei comuni, e in questo elenco delle città dove si tornerà alle urne c’è anche Taormina.

De Luca sta spingendo, intanto, per dire la sua nella corsa alle Regionali e sta girando in lungo e in largo le province della Sicilia. Una campagna elettorale senza sosta e senza limiti che sicuramente è destinata, in ogni caso, a portare numeri importanti in quello che sarà il risultato finale della candidatura di “Scateno”.

Se Palazzo d’Orleans rimarrà un obiettivo stregato, De Luca avrà davanti un bivio abbastanza prevedibile: andare alle Nazionali o tornare a fare il sindaco. Nella prima opzione De Luca si sta già spianando la strada per arrivare a Roma con il nascituro movimento meridionalista in cui ha imbarcato anche l’ex grillino Dino Giarrusso. Molto dipenderà dalle prospettive che avrà questo nuovo soggetto politico e gli spazi che si apriranno per De Luca, che non ha mai amato fare la “comparsa”, vuole la sua ribalta e il confine tra l’averla o non averla diventerà lo spartiacque della sua scelta. Diversamente scatterebbe il “piano B”, che sarebbe quello di tornare ad ambire ad una sindacatura ed è evidente che il posto cerchiato in rosso nei desiderata deluchiani sarebbe Taormina, già presa in considerazione nel 2018.

Ecco perché gli attori politici taorminesi iniziano a guardarsi le spalle e qualcuno è convinto che sia meglio accelerare i tempi per creare subito le aggregazioni, delineare il perimetro delle alleanze e provare a tagliare fuori anzitempo la “minaccia” De Luca, che rischierebbe altrimenti di scompaginare il quadro e stravolgere il tema dell’intera campagna elettorale.

Un indizio su come andranno, alla fine, le cose potrebbe trovarsi nelle mosse degli attuali esponenti taorminesi del gruppo De Luca, che si stanno già posizionando nella lista del probabile candidato sindaco Mario D’Agostino. Per adesso, insomma, lo spauracchio De Luca è lontano, il verdetto di novembre deciderà i futuri equilibri sull’asse Palermo-Fiumedinisi-Taormina.

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