HomeHomeContatti Pd-D'Agostino: la strategia del "pontiere" Cavallaro

Contatti Pd-D’Agostino: la strategia del “pontiere” Cavallaro

TAORMINA – Intesa Democratica, il gruppo D’Agostino stringe i tempi per aggregare e preparare la compagine che dovrebbe scendere in campo alle prossime elezioni amministrative a Taormina a sostegno della probabile candidatura a sindaco di Mario D’Agostino.

Ormai chiusa l’intesa con il coordinatore di Fratelli d’Italia, Andrea Raneri, ora D’Agostino prova a mettere le basi per un’alleanza ancora più pesante con il tentativo in atto di arrivare ad una convergenza con il Partito Democratico. Sinora non c’è stato feeling tra le parti, il Pd non ha dato segnali di voler sostenere la candidatura di D’Agostino, tra l’altro aspetta ancora le valutazioni di Mario Bolognari e D’Agostino, a sua volta, non ha fatto mistero della propria posizione critica verso i democratici.

Eppure qualcosa si muove, i contatti ci sono e il “pontiere” tra le parti è Sergio Cavallaro. L’ex segretario del Pd è pronto a sostenere la candidatura di D’Agostino, c’è già un posto in lista e uno spazio di rilievo pronto per lui in quella che sarà l’aggregazione in campo nel 2023. E adesso Cavallaro starebbe esplorando la possibilità di traghettare su questa stessa posizione anche il PD. Un tentativo non semplice perché c’è chi ancora attende la decisione definitiva di Bolognari, e c’è chi non è convinto di sostenere la nomination di D’Agostino.

Un importante contatto tra i democratici e D’Agostino sarebbe, intanto, già avvenuto in questi giorni. Cavallaro potrebbe essere, in questo scenario, la figura della svolta: avrebbe invitato ad un confronto con il gruppo D’Agostino, in particolare, l’attuale coordinatore locale del Pd, Flippo Patanè, rappresentando l’opportunità di individuare punti programmatici da condividere nello scenario del dopo Bolognari (sempre nel caso, ovviamente, di una rinuncia, probabile ma non ancora scontata, alla ricandidatura da parte del primo cittadino).

Cavallaro punta ad una posizione unitaria del Pd, non ha intenzione di spaccare il suo gruppo o fare una scelta da indipendente, in disaccordo con il partito e così insegue una sintesi su quello che potrebbe essere il percorso da avviare per il 2023. L’obiettivo è quello di determinare un’apertura dei democratici verso la nomination di D’Agostino. Qualcuno resta perplesso ma qualcun altro potrebbe già essersi convinto a dire di sì.

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