TAORMINA – Si apre un altro fronte nella contesa politica sulla Fondazione TaoArte. Stavolta però non si tratta dell’ennesima disputa tra il Comune di Taormina e la Regione Siciliana, e neanche tra Cateno De Luca e Renato Schifani. Un parlamentare siracusano, deputato di Fratelli d’Italia all’Ars, Carlo Auteri, ha chiesto le dimissioni della sovrintendente della Fondazione TaoArte, Ester Bonafede. Auteri ha chiesto le dimissioni dalla sovrintendente dell’ente culturale e si è rivolto al sindaco di Taormina (ed ex presidente della Fondazione TaoArte) sollecitando un suo intervento sulla vicenda.
Le accuse mosse da Auteri sono pesanti visto che il deputato di FdI lamenta un presunto aumento del compenso, che a suo dire – così lui scrive in un post social – sarebbe stato “arbitrariamente deciso dalla sovrintendente”, “rispetto al contratto sottoscritto con la Fondazione”. Auteri ha anche richiesto una verifica del “rispetto delle pattuizioni contrattuali in termini di orario di lavoro”.
Si tratta di contestazioni respinte dalla diretta interessata, la sovrintendente Bonafede, che rivendica la correttezza, trasparenza e legittimità del proprio operato e ritiene del tutto infondate le accuse mosse da Auteri nei suoi confronti.
A questo punto si innesca, tra l’altro, una discussione tutta interna a Fratelli d’Italia, dove da una parte c’è Auteri che spinge per le dimissioni di Bonafede, e dall’altra parte invece l’assessore al Turismo, Elvira Amata, sin qui ha dato pieno sostegno politico all’operato di Bonafede.
Nel frattempo De Luca ha fatto sapere: “Perchè Auteri si rivolge a me? Io non c’entro nulla con le faide in Fratelli d’Italia, che è il partito che gestisce l’assessorato al Turismo. Se c’è una lite interna a quel partito la questione non mi riguarda. Io quello che dovevo fare l’ho già fatto, il Comune di Taormina è uscito dalla Fondazione TaoArte, il Consiglio comunale si è già espresso e ha deliberato, quindi in cosa dovrei intervenire se siamo andati via da quella Fondazione, che – l’ho detto – al momento è in una condizione di irregolarità perchè manca il conferimento del patrimonio ed è rimasta con un solo socio. Auteri faccia le sue azioni di parlamentare, ne ha diritto, può chiedere l’accesso agli atti ma non coinvolga me nelle beghe politiche del suo partito”.
“Rispondo – ha replicato Auteri – con immutata stima e affetto, all’onorevole e sindaco di Taormina De Luca: so quali sono le mie prerogative da parlamentare e le ho messe in campo. Ho già fatto interrogazioni e accessi agli atti. Non c’è codardia in quello che faccio, sono sempre chiaro e trasparente nel mio operato. Mi occupo di eventi e di cultura da 25 anni, non è certo la politica a cambiare questa cosa. Con la mia esperienza posso permettermi di porre domande, legittime, l’onorevole De Luca risponda nel merito. Non ho mai chiesto niente a nessuno e non ne ho bisogno, faccio un lavoro che mi dà tantissime soddisfazioni e faccio anche il parlamentare. Il territorio di Messina non è il mio, tra l’altro, quindi non ho alcun interesse in termini di ritorno elettorale ma voglio far rispettare i criteri della trasparenza e correttezza degli atti ed il rispetto del buon funzionamento del teatro, dei teatri. Il sindaco di Taormina sta facendo una battaglia di correttezza, legalità e trasparenza, e l’ho citato per questo. Per 15 giorni è stato presidente della Fondazione TaoArte ed è giusto che anche lui debba intervenire. Sto facendo il parlamentare in maniera corretta e trasparente”.
Auteri chiede, dunque, una verifica degli atti della Fondazione Taormina Arte, al fine di accertare su questa vicenda se vi sia stata piena ottemperanza “alle normative vigenti, alle norme statutarie e alle pattuizioni contrattuali”, ed al fine di accertare “se si configurano potenziali profili di illegittimità e di danno per gli interessi e per le finalità perseguite dall’Ente”.
