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TaoArte, Corvaia: “Prendo le distanze dai consiglieri di minoranza. No al dialogo con De Luca”

TAORMINA – Il caso TaoArte continua a far discutere e ora apre un fronte di tensione anche all’interno della compagine di opposizione. Arriva, infatti, una clamorosa presa di posizione dell’ex assessore Nunzio Corvaia che in una nota a TN24 prende le distanze dal gruppo consiliare e dalla posizione tenuta in aula sulla delibera che ha portato alla fuoriuscita del Comune di Taormina dalla Fondazione. I consiglieri di minoranza, ricordiamo, si sono astenuti. Corvaia avrebbe voluto, invece, un voto contrario ed una linea politica in netta contrapposizione all’Amministrazione di Cateno De Luca.

“Quanto si è consumato nella seduta del Consiglio Comunale, dello scorso 19 giugno, riguardo alla linea politica e al comportamento “discutibile” tenuto del gruppo di minoranza “Noi, Taormina” – spiega Corvaia -, mi ha fatto sentire parecchio a disagio e mi trova assolutamente contrario riguardo alla scelta dei cinque consiglieri di dichiarare la propria astensione sulla delibera avente per oggetto il “Recesso unilaterale dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia. Revoca delle deliberazioni di C.C. n. 52 del 11/12/2020, n.27 del 29/04/2021 e di altro atto presupposto”. Pur comprendendo i tentativi di mediazione messi in atto al fine di raggiungere un’unanimità di voto da parte del gruppo, stante l’orientamento palesato da due dei cinque consiglieri di minoranza, intenzionati, addirittura, a votare favorevolmente, non comprendo perché non sia stata fatta emergere, con forza, la verità sull’iniziativa scellerata intrapresa dal sindaco De Luca e dalla sua maggioranza, riguardo la fuoriuscita del Comune di Taormina dalla “Fondazione Taormina Arte – Sicilia”.

“Infatti, ben consci delle reali motivazioni di tale atto – continua Corvaia -, i 5 consiglieri di “Noi, Taormina” non si sono premurati di denunciarli e metterli a conoscenza dei cittadini. Nessun cenno, un silenzio incomprensibile, nessuna forte presa di posizione. Da parte loro solo un atteggiamento quasi supino e, per certi versi, incantato. Ciò al punto da essere stati tirati in discussioni fuorvianti da parte del sindaco. Probabilmente, hanno dimenticato che il ruolo dell’opposizione è quello di essere garante della democrazia nel controllare e informare la città, vigilando sull’attività svolta dall’Amministrazione attiva, e non è certa quella di fare il gioco di chi è andato a governare seminando odio e paura, per poi innalzarsi ad antidoto ed interprete del populismo più becero, totalmente inadeguato all’immagine Taormina, universalmente riconosciuta”.

“Non potevo tacere – conclude Corvaia – e, certo, non indignarmi dinanzi allo spettacolo che è stato offerto ai cittadini. Pertanto, la mia onestà intellettuale e il profondo rispetto per gli elettori che mi hanno manifestato il loro consenso, di cui sono grato e onorato, mi obbligano a dissentire e prendere le distanze, in modo chiaro e senza infingimenti, dalle iniziative e dalla linea politica del gruppo consiliare di minoranza, chiudendo, altresì, a qualsiasi ipotetica apertura di dialogo con l’attuale maggioranza. L’unico impegno, a cui mi sento chiamato e doverosamente obbligato, sarà quello di fare opposizione vigilando sull’attività amministrativa nel superiore interesse della città”.

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