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Stupri e torture: orrore bestiale in Ucraina, non si può stare a guardare

E’ un orrore senza limiti quello che si sta verificando in Ucraina mentre l’Europa continua ad attendere non si sa bene chi e cosa e mentre il presidente americano se la prende comoda e arriverà dalle nostre parti soltanto il 24 marzo. Nessuno vuole la Terza Guerra Mondiale e Dio non voglia mai che debba scoppiare un guerra che sarebbe alle porte di casa nostra ma questo non può più giustificare la mattanza in atto in Ucraina mentre la comunità internazionale resta inerme, a braccia conserte a vedere il conflitto davanti alla tv. In Ucraina sta accadendo di tutto, crimini di guerra di un’efferatezza bestiale. L’esercito russo spara sui civili, bombarda le case, i centri commerciali, i rifugi con i civili, spara sulla gente e ora punta a lasciare la popolazione senza rifornimenti e senza corrente elettrica, senza neanche acqua, a farli morire di sete e di fame. Le donne vengono rapite, picchiate, stuprate e impiccate. Altri ancora vengono deportati e trucidati. Serve altro all’Europa per muoversi? Cos’altro occorre per capire che la diplomazia ha fallito e che, a questo punto, o scendono i campo in prima persona i Capi di Stato e mettono alle strette Putin o bisogna entrare in campo per fermare la guerra? Non si può più stare a guardare, non si può continuare a consentire tutta questa ferocia disumana e una crudeltà da arancia meccanica.

Violenze e morte – come riporta Il Fatto Quotidiano – hanno come bersaglio in questo momento le donne ucraine. Kiev denuncia che i militari russi “stanno aggredendo, stuprando e anche impiccando donne che non riescono a fuggire dalla loro brutale invasione. Alcune, per la disperazione, vengono spinte al suicidio”. Alcune parlamentari ucraine hanno raccontato questo ulteriore scenario di guerra in occasione di una loro visita a Westminster. Scenario di cui danno conto sia il Daily Mail che il Mirror. Lesia Vasylenko, parlamentare del partito di opposizione Holos, ha affermato che alcune donne over 60 hanno subito questo trattamento da parte delle forze di Mosca. Kiev e le sue periferie di Bucha e Irpin, secondo quanto riferito dalla parlamentare, sono il teatro delle aggressioni sessuali.

Vasylenko, Olena Khomenko, Maria Mezentseva e Alona Shkrum hanno visitato nei giorni scorsi la House of Commons a Londra e incontrato i giornalisti. “La gran parte di loro sono state assassinate dopo essere state stuprate oppure si sono tolte la vita. Il problema principale è che le vittime e le famiglie non hanno la forza e la capacità di farsi avanti e denunciare – ha spiegato Mezentseva – Alcune delle donne stuprate sono anche state impiccate. E questi sono fatti che stiamo raccogliendo come prove di crimini di guerra”.

Alla denuncia delle parlamentari si è aggiunta la voce della vicepremier ucraina Olga Stefanishyna (nella foto) che ha ribadito “le accuse di genocidio contro la Russia” ma ha aggiunto in una intervista a Sky News che donne ucraine sono state violentate e ammazzate. Parlando con l’emittente Stefanishyna ha riferito di “storie orribili. Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo. I pubblici ministeri hanno avviato duemila indagini a carico delle truppe russe, anche con l’accusa di stupro e omicidio. Tutti coloro che commettono atti perseguibili dovranno essere giudicati“.

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