TAORMINA – A distanza di 10 giorni dal sopralluogo effettuato il 5 dicembre scorso dai Vigili del Fuoco, anche i Carabinieri si sono recati nelle scorse ore ad ispezionare la Scuola dell’Infanzia di Trappitello. Stavolta nei locali scolastici di Via Santa Filomena sono arrivati i Nas di Catania, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma. Insieme a loro c’erano anche i Carabinieri della Compagnia di Taormina.
Lo avevamo detto con estrema chiarezza, nella denuncia pubblica fatta dal nostro giornale, TN24, che sulle scuole di Taormina è arrivato il momento di cambiare registro, superare il solito giustificazionismo e le consuete lentezze in salsa paesana. Bisogna andare fino in fondo per migliorare la situazione e non c’è dissesto o bilanci che tengano quando si parla di garantire tutte le condizioni essenziali alla tutela delle vite umane. L’eredità disastrosa del passato è un macigno evidente, le precedenti Amministrazioni se ne sono fregate altamente delle scuole ma sin qui c’è stata continuità con quel pressapochismo a dispetto di una realtà che racconta una cosa molto semplice: non si possono più rimandare a domani le cose che andavano fatte ieri.
Sul capitolo della Scuola dell’Infanzia di Trappitello c’eravamo lasciati con il sopralluogo dei Vigili del Fuoco che stavano per chiudere il plesso, e poi in extremis hanno deciso di lasciarlo aperto ravvisando che vi siano ancora le condizioni per renderlo agibile ai 100 bambini che lo frequentano e al personale scolastico operante.
Nel frattempo il Comune si prodigato per stanziare 610 euro (e sottolineiamo 610) per i bagni delle scuole di Trappitello, è stata manutenzionato lo scaldabagno ed è stato comprato un nuovo scaldabagno.
Ma, al netto di quelle valutazioni dei VF – che, ricordiamolo, si occupano di aspetti prettamente concernenti la “sicurezza sul momento” – gli ambienti scolastici di Via Santa Filomena sono sicuri e salubri? Un’ulteriore verifica sul tema è arrivata ieri mattina con l’arrivo a scuola dei Carabinieri del Nas, che hanno deciso di vederci chiaro in questa vicenda con un accurato accertamento sullo stato delle cose.
Intanto, a quanto risulta, i militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità avrebbero appurato che qualche problema permane eccome, e non parliamo ovviamente della “madre” di tutte le emergenze, quel tetto che chissà quando sarà oggetto dei necessari lavori (speriamo presto ma realisticamente crediamo non sarà così). C’è, nell’immediato, la questione della carenza di salubrità degli ambienti con le infiltrazioni d’acqua e la muffa e le pareti che, sulla base di quanto rilevato dai Nas, si presentano parzialmente e vistosamente – a seconda dei punti – scrostate. Sarà un caso oppure no che da settembre in poi i bambini siano puntualmente ammalati e che sia loro che le rispettive famiglie siano finite al centro di una sequenza puntuale di febbre e raffreddori che ha anticipato persino l’arrivo della stagione dell’influenza?
Di sicuro tutte le problematiche di questa ed altre scuole di Taormina nel tempo sono state sempre segnalate con puntualità dalla dirigente scolastica Carla Santoro al Comune e nessuna responsabilità si può addebitare a una preside che non ci ha mai pensato due volte a scrivere una lunga serie di lettere, inviate sia alla casa municipale che ad altri organi scolastici superiori e sino anche al Ministero della Pubblica Istruzione nell’estate 2021, quando la stessa aveva chiesto la nomina di un Commissario ad Acta. E d’altronde nella materia scolastica le storture della legge italiana non danno margini di manovra ai dirigenti per intervenire direttamente.
Vedremo quale sarà stato l’esito di questo accertamento del Nas, che in qualcuno caso produrrà ulteriori dinamiche piuttosto stringenti di cui ci sarà tempo e modo di parlare.
Ora incombe il Natale e si andrà in vacanza per le festività. Poi comincerà un nuovo anno e l’avvento del 2023 sembra, comunque, destinato a portare altri significativi sviluppi sulla questione sicurezza delle scuole di Taormina.
