HomeItalia - EsteriSchillaci: "Reazioni avverse al vaccino Covid, censirle e valutarle"

Schillaci: “Reazioni avverse al vaccino Covid, censirle e valutarle”

In scia alle dichiarazioni del premier Giorgia Meloni, arriva un’importante presa di posizione anche da parte del Ministro della Salute Orazio Schillaci sulle questioni legate al vaccino Covid e alle dinamiche connesse alla recente pandemia. Schillaci è stato intervistato dal Giornale d’Italia e ha parlato di Green pass globale, commissione d’inchiesta sul Covid e presunta “Malattia X”, con uno sguardo soprattutto alla questione delle possibili reazioni avverse delle vaccinazioni e la situazione dei medici di base.

Sulla commissione d’inchiesta Covid, Schillaci ha detto: “Non sono un parlamentare quindi non so chi sarà il presidente, ma no a virostar, sicuramente è meglio avere una figura terza che possa valutare con indipendenza quello che è successo senza essere unilateralmente schierato. Non credo quindi sia opportuno avere un virologo o una virostar”.

Sui casi di reazioni avverse al vaccino Covid, “lavoreremo ad una commissione di studio per censirli, valutarli e gestirli”. Per il Ministro si dovrà “capire la dimensione e tipologia degli effetti avversi che si sono verificati”. “Devo dire che quest’anno abbiamo registrato un numero molto basso di adesioni alla campagna vaccinale, anche antinfluenzale. Quindi fare chiarezza sarebbe utile”. E su possibile commissione di studio, “credo che sarebbe opportuno farla per avere maggiore chiarezza e soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti. Ci lavoreremo”, promette. Una promessa rivolta soprattutto a quelle famiglie che hanno visto i loro cari riportare danni fisici in seguito alla vaccinazione e che da anni attendono risposte.

“Il Green Pass globale? Non abbiamo nessun interesse ad applicarlo in Italia, l’ho ribadito anche di recente. Ovviamente vogliamo tutelare la salute dei nostri concittadini, ma senza cedere quelle che sono le nostre priorità nazionali”.

Poi il Ministro della Salute ha parlato della presunta “Malattia X”, che a detta di alcuni virologi potrebbe essere persino più letale del Covid: “Se guardassimo la storia delle pandemie, l’ultima prima del Covid era l’influenza spagnola, avvenuta più di 100 anni fa. Ovviamente mi auguro che per i prossimi cent’anni non ricapiti. Poi è chiaro che bisogna essere pronti se ci saranno nuove malattie, per saperle affrontare. Mi dispiace che tante volte compaiono notizie allarmistiche sui giornali che tolgono la serenità. Anche perché oggi, se guardo alle priorità della salute degli italiani, credo che bisogna impegnarsi sugli screening, sull’oncologia, sulla prevenzione… Su tante cose che durante il Covid sono state trascurate”.

Ed ancora: “Bisogna cercare di ridurre le liste d’attesa, quindi le priorità sono tante altre ma se ci dovesse essere una nuova ‘Malattia X’, come viene evocata, saremo pronti ad affrontarla nel miglior modo possibile”.

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