La guerra in Ucraina è arrivata al 393esimo giorno e tra Russia e Stati Uniti volano parole grosse che fanno temere la prospettiva di un ulteriore conflitto ancora più devastante.
“I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare”: queste le parle dell’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, rispondendo alle dichiarazioni di alti funzionari statunitensi secondo cui le munizioni all’uranio impoverito sarebbero armi utilizzate da decenni e non presenterebbero alcun rischio elevato. “Le autorità statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili”, ha detto Antonov.
Per Ron DeSantis, probabile candidato per la nomination repubblicana 2024, Vladimir Putin è un “criminale di guerra” e va “processato” per l’invasione dell’Ucraina. De Santis lo ha detto nel programma “Piers Morgan Uncensored”, che verrà trasmesso venerdì da Fox Nation. Il governatore della Florida ha cambiato decisamente registro rispetto ai recenti commenti, nei quali aveva definito il conflitto una “disputa territoriale” tra Mosca e Kiev, nella quale gli usa non dovrebbero lasciarsi più coinvolgere.
E la pace? E’ lontana, nessuno la vede e probabilmente la cosa più grave in questo momento è che nessuno la cerca. Non la vuole la Russia e meno che mai gli Stati Uniti. La Casa Bianca sta trascinando l’Europa in una situazione sempre più preoccupante, sull’altare della propria resa dei conti con Mosca e Pechino. La tensione si fa altissima, ora tutto può accadere e non è una buona notizia.
