HomeAttualità e CronacaRistorazione: tra febbraio e aprile in Italia 172 mila assunzioni. A Taormina...

Ristorazione: tra febbraio e aprile in Italia 172 mila assunzioni. A Taormina si parte a Pasqua

Saranno 172.440 le assunzioni nella ristorazione tra febbraio e aprile di quest’anno, il 13% in più rispetto allo stesso trimestre del 2023. Si tratta del 70% del totale previsto per l’intero settore del turismo, che nel periodo avrà bisogno di 246.270 addetti, settore al secondo posto nella “classifica” di quelli più attivi nella ricerca di personale. È la stima resa nota, sulla base dei dati Unioncamere-Excelsior, dal Centro studi di Fipe-Confcommercio, secondo la quale le aspettative sulle presenze ad aprile sono positive e dovrebbero almeno confermare i numeri dello scorso anno (28 milioni).

Nelle località turistiche, come Taormina capitale del movimento vacanziero in Sicilia, bisognerà ancora attendere un paio di settimane per l’avvio della stagione. Una prima parte delle assunzioni inizieranno nel periodo di Pasqua, a fine marzo, con una crescita progressiva dell’occupazione in vista poi dell’estate. Anche stavolta l’impegno lavorativo nel suo periodo più ampio si concentrerà, in molti casi, tra aprile e ottobre. Ma c’è anche chi avrà contratti per un periodo decisamente più ristretto, concernenti i mesi di più alta stagione, ovvero giugno-luglio-agosto.

Le professioni della ristorazione – secondo Fipe-Confcommercio sono quelle che offrono maggiori opportunità di lavoro: a febbraio la richiesta è stata stimata in Italia in 40.390 addetti (un dato che, evidentemente, stride con la fase di bassa stagione, invece, in atto al Sud, ndr). Nel trimestre febbraio-aprile le aziende, invece, cercheranno soprattutto camerieri (oltre 65.000), cuochi (41.720) e baristi (più di 23.900). Nel 56,7% dei casi si cerca personale con esperienza specifica nel settore, con una preferenza per la fascia di età tra i 25 e i 44 anni. Poco meno di un’azienda su due (il 49,2%) lamenta ancora difficoltà nel reperimento del personale, a causa soprattutto del ridotto numero di candidati. Una dinamica che è tuttavia in contrazione a confronto confrontata con il 2023 (la quota di aziende che lamentava difficoltà di reperimento di personale era pari al 52%).

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.