HomeEuronewsVaccino Covid, la quarta dose (per tutti) ha già una data

Vaccino Covid, la quarta dose (per tutti) ha già una data

E’ la volta buona per liberarci del Covid e di due anni da incubo? Lo speriamo tutti e ci auguriamo soprattutto che non si vada verso il solito copione della tregua estiva e delle solite varianti del virus poi a rovinarci l’autunno e l’inverno.

A fine marzo scadrà lo stato di emergenza e il premier Draghi ha già annunciato che non verrà rinnovato, da aprile dunque comincerà il “liberi tutti” ma il green pass non verrà abolito e la prospettiva che prende quota è una quasi certezza: la quarta dose si farà per tutti. Non lo diranno mai pubblicamente in questo momento, ed è stata annunciata un’altra vaccinazione solo per le categorie fragili e per i soggetti immunodepressi a partire dal 1 marzo 2022.

Si tende a non dare annunci generalisti sulla quarta vaccinazione perché c’è bisogno che l’economia riprenda a correre e anche dal punto di vista sociale e psicologico la gente ha la sacrosanta esigenza di tornare a vivere. Alimentare la guerra tra i Sì Vax e i No Vax non porta da nessuna parte, anche se sin qui in pochi lo hanno capito e la diatriba prosegue per ingrassare le tasche di qualcuno e gli ascolti di qualche programma tv.

La quarta dose in una prospettiva di massa è già stata messa in agenda, con l’idea di estenderla alle altre categorie a partire da ottobre se dovessero risalire i contagi, soprattutto dopo l’estate e quando riapriranno le scuole. Perché la consapevolezza è che questo maledetto virus ancora per qualche tempo non sparirà. Magari allenterà la presa ma, a quanto pare, la pandemia non è ancora finita.

Ecco perchè la volontà del governo, di concerto con il Comitato Scientifico è quello di allentare le restrizioni da una parte ma dall’altra non sarà smantellato del tutto il sistema di monitoraggio con le regole e le limitazioni, a partire dal 31 marzo, giorno in cui scadrà lo stato d’emergenza. Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza, in sostanza, il “liberi tutti” non può essere la strategia migliore. Mario Draghi dispensa una “dose” di fiducia alla gente e ai mercati con la fine dello stato di emergenza ma anche questo annuncio è un aspetto da considerare nel più vasto ambito di una strategia.

Speranza conferma, invece, i panni del guastafeste e ribadisce che “con 50-60 mila casi al giorno” pensare di abolire le restrizioni “è un errore”. Quindi ancora per un po’ dovremo fare i conti con il Green pass e prepararci all’autunno, perché, al netto di un’altra somministrazione intanto solo per i fragili, la quarta dose del vaccino per tutte le platee anagrafiche è più di una semplice ipotesi. Ma questo gli italiani già lo sanno.

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