TAORMINA – Cateno De Luca incassa un doppio risultato di rilievo all’Ars, con il riconoscimento ai comuni (tra cui Taormina) del 15% sui proventi dei Parchi e con la concessione, inoltre, ai comuni anche di alcune date per la programmazione di eventi nei siti archeologici.
Questo l’intervento del sindaco di Taormina al Parlamento regionale: “Tutto parte dall’abrogazione di una norma che sino al 2015 riconosceva ai comuni dove ricadono i siti archeologici, il 30% sui proventi e da quel momento i comuni hanno dovuto garantire i servizi senza alcun ristoro. Da sindaco di Taormina ho conosciuto questa vicenda, che mancava nella mia esperienza amministrativa, ed è chiaro che non si possono garantire i servizi senza un ristoro per le spese da affrontare. Taormina è stata sin qui onerata a dover garantire non solo la sicurezza ma anche la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ed il decoro urbano, tutta una serie cioè di adempimenti da effettuare in occasione dei grandi eventi. In occasione dei grandi eventi pernotta in città solo il 5% degli spettatori di questi spettacoli e alla fine siamo arrivati ad un compromesso sintetizzato nell’emendamento che è arrivato in discussione. Non era semplicemente una questione posta dal sindaco di Taormina ma da tutti i sindaci di Sicilia. Stamattina ci siamo riuniti proprio per spersonalizzare la questione.
“La percentuale inserita oggi come elemento di trasferimento ai comuni dove ricade il bene – aggiunge De Luca – non è stata però applicata anche ai grandi eventi organizzati dai privati, che sono quelli che producono maggiori introiti ed anche maggiori problemi. A Taormina abbiamo 4 agenti di Polizia locale per affrontare eventi che richiamano 4 mila persone. Su tre questioni che sono state poste, intanto il governo si è aperto ad accoglierne due: ed è stato, infatti, anche previsto che ci sia un minimo di giornate a disposizione dei Comuni, che potranno disporre di tali date per la sua programmazione”.