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Proventi Parchi ai comuni. Schifani: “Merito del governo”. De Luca: “Taci e non mistificare”

PALERMO – L’Ars riconosce ai comuni il diritto ad introitare il 15% dello sbigliettamento dei siti archeologici del territorio, passa la linea del sindaco di Taormina, Cateno De Luca, e nella giornata della tregua, invece, scoppia subito una nuova polemica tra il leader di Sud chiama Nord, proponente dell’iniziativa approvata dal Parlamento siciliano, e il presidente della Regione, Renato Schifani, secondo il quale invece i meriti vanno dati al governo da lui guidato.

«E’ una disposizione – sottolinea Schifani – il cui impianto normativo è stato fortemente voluto dal governo”.

Immediata la replica di De Luca: “Avrebbe fatto meglio il presidente Schifani a tacere piuttosto che commentare l’approvazione dell’emendamento proposto da me cercando di giustificare il rifiuto da parte del Governo a tassare gli imprenditori con una quota del 20% per gli incassi relativi ai grandi eventi organizzati all’interno dei siti archeologici. Abbiamo messo in minoranza Schifani e ancora ha il coraggio di parlare e di creare una nuova polemica. Fino a poco prima di entrare in aula la proposta del Governo che aveva rimodulato il mio emendamento originario presentava più trappole. Innanzitutto ci siamo trovati di fronte ad una norma dispositiva e non imperativa. Vale a dire che secondo la versione del Governo la Regione poteva, da capire poi in base a quale criterio, riconoscere una percentuale ai comuni che ospitano Parchi archeologici. Abbiamo chiesto con forza che ciò che veniva presentata come una possibilità fosse invece una disposizione non facoltativa. Inoltre il testo del governo prevedeva che ai comuni poteva essere riconosciuto fino ale 10 % dello sbigliettamento, abbiamo chiesto e ottenuto il riconoscimento del 15%”.

“Ed è qui che si è giocata la partita più importante perché Schifani ha preferito riconoscere un 5% in più scegliendo così di gravare sulle casse della Regione Siciliana piuttosto che toccare i privati.E per giustificare questa scelta cosa dice? Che tassare gli impresari avrebbe causato un aumento dei costi per l’organizzaizone dei grandi eventi e che gli impresari dunque alla fine avrebbero dovuto aumentare i costi dei biglietti.

“Ma Schifani da che parte sta? Dalla parte della Sicilia e dei siciliani o dalla parte dei privati? La trattativa è stata serrata, sono arrivato a chiedere anche solo il 5% sugli incassi relativi agli eventi organizzati all’interno dei siti archeologici dai privati, ma niente. È stato irremovibile e adesso tenta di giustificare l’ingiustificabile. Noi al momento ci accontentiamo del risultato raggiunto perché abbiamo riconfermato intanto un principio, ma non ci arrendiamo. E chiederemo conto al Presidente Schifani della scelta di gravare sulle casse regionali per un mero atto di forza.

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