TAORMINA – Presentati oggi nel corso di una conferenza stampa i programmi di Taormina Film Fest e Taormina Arte 2023, in agenda dal 23 giugno al 31 agosto.
Tra gli appuntamenti previsti il Gala Pavarotti Forever prodotto con la Fondazione Pavarotti che vede la partecipazione di alcuni tra i tenori più famosi del momento: Marcelo Alvarez, Vittorio Grigolo, Placido Domingo e il soprano Aida Garifullina e il siciliano Mario Biondi. La settimana poi è dedicata al cinema, tra classici proiettati al Palazzo dei Congressi e prime assolute come Lo sposo indeciso con Giammarco Tognazzi e Francesco Pannofino. Tra gli artisti presenti John Landis e Abel Ferrara. Altra prima italiana è l’ultimo Indiana Jones e il quadrante del Destino” per la regia di James Mangold che vedrà la presenza di Harrison Ford al Teatro Antico. La direzione artistica è affidata a Beatrice Venezi e a Barret Wissman, che ha invitato Bella Thorne per una serata di gala dedicata al lavoro degli influencer e al ruolo che questi svolgono nei social media. La Thorne presenterà il suo primo cortometraggio Paint her red. Molte le prime italiane, tra cui Jeanne du Barry con Johnny Depp, o come Billie’s magic world con Alec Baldwin.
All’Hotel Timeo il primo luglio ci sarà la masterclass di Abel Ferrara e Willem Dafoe. Durante la consegna dei Nastri d’Argento sarà premiato il film di Roberto Andò La Stranezza. Beatrice Venezi dirigerà Il Trittico di Giacomo Puccini sabato 8 luglio con Marcelo Alvarez, mentre il 21 luglio andrà in scena Turandot diretta da Gianluca Martinenghi. Per il teatro Francesco, il giullare che inventò il presepe con Luca Lazzareschi o Io ti veglierò. Io ti proteggerò omaggio di Giorgio Pasotti a Gabriele D’Annunzio. Ma la danza si prende la scena con Eleonora Abbagnato in Giulietta e Jacopo Tissi in Past/Forward. Ancora lirica il 16 agosto con Cavalleria Rusticana e Pagliacci, il duo Mascagni e Leoncavallo con la direzione di Marco Guidarini.
Tanti nomi di cinema e di musica ed anche il teatro è presente (seppure in minima parte). Si prevede la presenza di artisti di sicuro rilievo ma ancora una volta i programmi arrivano in extremis. Il cartellone di TaoArte – ufficializzato il 6 giugno – si contestualizzerà in una Taormina già piena di turisti, con eventi che dunque non potranno avere un impatto significativo sul turismo. Il rapporto tra costi e benefici, tra gli oneri economici dei vari appuntamenti e quello che potrà essere l’effettivo ritorno per l’indotto della città, desta, insomma, non poche perplessità. Il discorso vale soprattutto per il Festival del Cinema. Tutto andrebbe programmato e reso noto per tempo, almeno un anno prima.
Alla presentazione del cartellone eventi non ha preso parte il sindaco di Taormina, Cateno De Luca (presidente della Fondazione TaoArte), che al momento ha fatto sapere di non riconoscere TaoArte e non accetta la posizione di “comando” assunta dalla Regione Siciliana. De Luca vorrebbe una modifica dello statuto ma nel frattempo ha ribadito di essere pronto a far attivare le procedure per l’uscita del Comune di Taormina da una Fondazione “palermocentrica”.
Luci (poche) ed ombre (tante) avvolgono il futuro tutto da scrivere di un ente che porta il nome di Taormina ma dove le reali potenzialità rimangono inespresse. Tutto sino a questo momento viene deciso a Palermo, mentre le strategie e le dinamiche organizzative esulano dalla necessaria centralità del territorio. Così, inesorabilmente, i malumori di De Luca vanno di pari passo con le perplessità dei taorminesi.
