HomeAttualità e CronacaPass disabili: "Taormina è una succursale di Lourdes"

Pass disabili: “Taormina è una succursale di Lourdes”

TAORMINA – Molti di voi ricorderanno il film “Non guardarmi: non ti sento” (See No Evil, Hear No Evil), famosa commedia del 1989 con Gene Wilder e Richard Pryor. In quella esilarante produzione si parlava, in sostanza, di un delitto con due testimoni: uno cieco e uno sordo. Ad un certo punto il cieco si mette alla guida di una macchina e il sordo, accanto a lui, gli urla: “Non guardare me, guarda la strada”. E il cieco risponde: “Ok, se ti fa sentire più tranquillo”. Quella commedia poneva l’accento con un taglio chiaramente ironico su un tema, quello delle disabilità, che meriterebbe in realtà molto rispetto da parte di tutto noi e certamente molto di più da un bel po di scrocconi che non si fanno scrupoli a speculare sui problemi di salute altrui.

Le disabilità vengono sfruttate ormai da anni alla grande a Taormina, dove c’è chi non si è fatto scrupoli ad ottenere un pass disabili che in realtà non riguardava il disabile in questione ma serviva ad un familiare – scroccone – per poter parcheggiare comodamente la propria auto e per di più appropriandosi degli stalli riservati a chi è davvero disabile e avrebbe bisogno di quegli spazi. E diversi cittadini che avevano ricevuto il pass per una nonna o uno zio ora passati a miglior vita, quello stesso contrassegno se lo sono conservato e hanno continuato ad utilizzarlo, posizionando sulla propria vettura. Tanto – e lo abbiamo detto e scritto – ma chi volete che controllerà in una città rimasta con soli 4 agenti di Polizia locale?

“Nessuno ne parla ma a Taormina c’è il problema dei pass per disabili – afferma il prof. Marcello Passalacqua -. Siamo una cittadina di poco più di 10 mila residenti, e c’è la bellezza di 500 pass per invalidi. Siamo diventati praticamente una succursale di Lourdes. I pass qui non vengono rilasciati per malattia o per patologie invalidanti: vengono trasmessi per eredità genetica. Non vengono controllati, perché purtroppo nel nostro territorio il guaio è che mancano i controlli. Quindi, ai pass non controllati e trasmessi geneticamente, si aggiungono quelli delle persone che vengono da fuori e che credono di poter avere il diritto di fare a Taormina tutto quello che vogliono”.

Avete letto bene: 500 pass disabili in un paese di 10 mila residenti (buona parte dei quali neanche residenti effettivi). C’è bisogno di aggiungere altro? A nostro avviso la situazione che si è creata a Taormina da un ventennio a questa parte è chiara come l’alba di Vasco Rossi. E non soltanto è stata una valutazione corretta il ritiro dei pass turistici ma forse si poteva pure pensare di ritirarli tutti, intanto in via provvisoria, per mettere mano con un segnale forte in questa giungla dove la vergogna e l’indecenza hanno ampiamente valicato i limiti.

E’ arrivato il momento di frenare tutto il corteo e fermare la banda. Gli scrocconi si mettano davanti ad uno specchio e facciano di conseguenza.

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