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Ospedale Taormina, Gaberscek: “Fare fronte comune, è una battaglia per la buona sanità”

TAORMINA – “Sui problemi dell’ospedale di Taormina bisogna remare tutti dalla stessa parte e fare fronte comune, con convinzione, per vincere questa battaglia. Non abbiamo fatto passerelle e abbiamo anzi lavorato in silenzio per avere delle risposte. Non è troppo tardi. Andremo a Palermo e batteremo anche i pugni. Se necessario scomoderemo anche il presidente della Regione, Schifani”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio comunale, Lucia Gaberscek, intervenendo in aula consiliare sull’emergenza riguardante l’ospedale di Taormina. Sul San Vincenzo il Civico consesso ha approvato all’unanimità un documento che affronta sia i problemi dei tagli ai vari reparti sia la questione del Ccpm e le relative istanze quindi da porre all’attenzione della Regione Siciliana per salvaguardare tutta la struttura di contrada Sirina.

“Il documento che abbiamo esitato – spiega Gaberscek – ingloba sia il caso Ccpm che le sofferenze di reparti, chiusi, sguarniti di posti letto e di personale. Mi riferisco alla Nefrologia che effettua solo dialisi, l’Urologia che è rimasta con soli due medici. C’è un problema che è del tutto evidente, è un fatto innegabile e che nessuno può nascondere o smentire. Ci sono sale operatorie dimezzate e in attesa da un anno di lavori di ammodernamento. E sul Ccpm ci sono movimento a Palermo che incentivano la prospettiva dello smantellamento del centro, una ipotesi alla quale ovviamente tutti noi siamo pronti ad opporci. Intanto abbiamo voluto fare una discussione generale, mettendo al centro della discussione il San Vincenzo a 360 gradi e il documento esitato va nella direzione di un impegno complessivo, finalizzato ad affrontare le varie criticità, tutte e nessuna esclusa”.

“Il San Vincenzo da cinque-sei anni a questa parte è sceso di livello, è stato maltrattato in favore di una sanità decentrata e orientata verso il catanese e l’idea è che non ci sia una volontà precisa di valorizzarlo e restituirgli ciò che merita: una dimensione di eccellenza. L’ospedale di Taormina produce buona sanità in tutti i reparti e va riportato agli standards del passato, nell’interesse di tutti e di un bacino di utenza che è ampio – continua Gaberscek -“.

“Della questione Ccpm se ne parla da tanto tempo e ogni sei mesi si ripropone l’emergenza. Adesso noi vogliamo che si trovi una soluzione stabile e definitiva. Al di là di una convenzione con la Regione Calabria, la verità è che il Decreto Balduzzi non viene rispettato in nessuna regione italiana. In Lombardia ci sono 3 cardiochirurgie pediatriche a dispetto delle previsioni che erano di un centro soltanto, in Campania ce ne sono 2 mentre dovrebbe essercene una soltanto. Il Ccpm Taormina è anche hub di emergenza per la Calabria e smantellando Taormina rimarrebbe sguarnita tutta la Sicilia Orientale e anche la Calabria. In una logica di buona sanità c’è una sola cosa da fare: mantenere il Ccpm a Taormina. Inoltre il San Donato ha una convenzione con il Civico di Palermo che prevede costi molto più pesanti rispetto alla convenzione in atto riguardante Taormina e il Bambino Gesù”.

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