TAORMINA – Prosegue l'”Operazione Cesoia” a Taormina con il previsto distacco dell’utenza idrica ai contribuenti morosi ed anche in oggetto a casi di allaccio abusivo alla rete idrico.
“Il sindaco è stato accusato di sciacallaggio per il taglio dell’acqua a chi non paga da anni ma stiamo scoprendo di tutto e di più. Lo avevamo detto e lo ribadiamo che è l’evasione dei ricchi. I poveri sono in regola, la gente normale e i padri di famiglia fanno sacrifici e si fanno persino prestare i soldi per onorare gli impegni. A Taormina l’evasione è in mano ad un 15-20% di ricchi che da soli rappresentano il 75% complessivo del mancato pagamento dei tributi in città. Abbiamo scoperto che ci sono dei contatori farlocchi, derivazioni di acqua direttamente allacciati alla rete idrica comunale senza contatore, quindi si tratta di furto d’acqua. E a quel punto cosa dovremmo sanare? Cosa c’è da regolarizzare? Non si può fare altro che procedere alla denuncia all’Autorità Giudiziaria. Non servono amici e conoscenze all’interno del palazzo municipale. Se Taormina è arrivata al dissesto è causa delle “comparanze” che c’erano e ancora ci sono nel palazzo municipale”.
“Gli uffici hanno ordine di andare avanti con il distacco dell’acqua ai morosi, non ci fermiamo – prosegue De Luca -. Le istanze che sono state fatte da alcuni sono farlocche e non servono a niente. Bisogna soltanto recarsi all’Ufficio Tributi e pagare le somme dovute”. E’ inutile cercare di avvicinare me, gli assessori e i consiglieri, e neanche i funzionari comunali. Chi cercherà una raccomandazione verrà denunciato. Se ci sono dei casi di errori degli uffici bisogna scrivere al Comune e certificare questo sbaglio, altrimenti non c’è altra strada che pagare”.
