HomePolitica"Operazione 3M": Bolognari ha la strada spianata per la nomination

“Operazione 3M”: Bolognari ha la strada spianata per la nomination

TAORMINA – “E’ fuori dai giochi, non si ricandida“: e invece non bisogna mai dare niente per scontato. A Taormina si è dato per acclarato il passo indietro del sindaco Mario Bolognari nella corsa per le prossime elezioni amministrativo. E invece, il primo cittadino – che di dichiarazioni sul punto non ne ha mai fatte, in una direzione o nell’altra – rientra prepotentemente in corsa per la futura sindacatura di Taormina. Lo si era detto e non per caso che Bolognari non ha preso ancora nessuna decisione e alla fine potrebbe “cuocere a fuoco lento” i vari pretendenti alla prima poltrona di Palazzo dei Giurati, per piazzare la zampata di una ricandidatura in grado di compattare sul suo nome la maggioranza attuale.

Lo scenario di un’opposizione in stato comatoso e incapace di organizzarsi per creare un’alternativa, corrobora le chance di ricandidatura del sindaco attuale. Bolognari non muore dalla voglia di ricandidarsi, ha delle legittime perplessità e non vuole fare una scelta sull’onda emotiva del momento. Ha congelato la sua scelta sino almeno a dopo l’estate e c’è da scommetterci che le cose andranno esattamente in questo modo. Fatto sta che il silenzio di Bolognari i sui effetti li sta dando, in un modo o nell’altro. La maggioranza stessa, che si era già mossa con alcune sue anime per cercare altre strade, ha già tirato il freno e vuole capire cosa farà in definitiva l’attuale sindaco.

E’ chiaro che l’alternativa naturale ad un eventuale rinuncia di Bolognari avrebbe un solo nome e cognome: Mario D’Agostino, già pronto da tempo a correre per conquistare la fascia tricolore e forte, tra l’altro, della leadership indiscussa del proprio gruppo politico che è quello con i numeri più determinanti dell’aggregazione oggi al governo della città.

Bolognari osserva e riflette, sa che gli spazi per una ricandidatura ci sono e tutto passerebbe da due mosse: si dovrebbe convincere D’Agostino a desistere dalla volontà di candidarsi a sindaco e rinnovare il ticket politico, magari confermando un ruolo di primo piano per la presidente del Consiglio, Lucia Gaberscek. E allo stesso tempo Bolognari potrebbe anche convincere pure Mauro Passalacqua a restare, con il suo gruppo, dalla stessa parte e a rinunciare ad una possibile candidatura con l’opposizione.

Se davvero Bolognari dovesse rompere gli indugi e decidere di ricandidarsi alla sindacatura di Taormina, con queste due mosse chiuderebbe praticamente il cerchio sulla propria nomination. L’operazione 3M, confermando l’alleanza del 2018 tra Mario Bolognari e Mario D’Agostino e Mauro Passalacqua, cambierebbe lo scenario e imprimerebbe uno scossone alla sfida del 2023. A quel punto, il professore blinderebbe la sua coalizione e avrebbe la strada spianata per giocarsi con delle possibilità importanti il tentativo di conquistare uno storico poker di successi, dopo le affermazioni del 1993, 1997 e 2018.

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