Colpire la Russia togliendo tutto agli oligarchi: la strategia dell’Europa si rivela un flop e mentre Vladimir Putin va avanti nella sua folle guerra all’Ucraina, proprio i magnati russi dimostrano che erano già pronti al “piano B” da far scattare in caso di sanzioni e confische. Gli oligarchi hanno portato le loro barche super-lussuose al sicuro nel “porto franco” del Qatar, a Dubai.
Sono stati espropriati di beni a Saint Tropez e in Costa Smeralda, cacciati dalle banche inglesi e svizzere, li hanno costretti a mettere in vendita le ville in Italia ma gli Emirati li accolgono a braccia aperte con un paradiso fiscale e bancario accogliente, dove poter attendere che le acque si possano calmare e che venga il tempo in cui la tempeste si placherà.
A quanto pare, gli oligarchi hanno scelto di far passare il momento difficile trovando un comodo rifugio negli hotel a sette stelle di Dubai, dove una suite vale 5 mila euro a notte. Evidentemente, osserva Federico Rampini sul Corriere della Sera, gli oligarchi “avevano un piano B pronto da tempo, per fronteggiare i sequestri di beni. La compattezza fin qui mostrata dall’Occidente potrebbe non bastare. L’Occidente non è tutto. Per quanto la forza delle nostre sanzioni sia senza precedenti”, afferma il giornalista, “ci sono aree del mondo dove gli straricchi trovano sempre un’accoglienza discreta e servizievole”. Del resto, “il denaro crea indulgenze ad ogni livello”.
