HomeEuronewsAssalto ai supermercati: basta con la psicosi, diamoci una calmata

Assalto ai supermercati: basta con la psicosi, diamoci una calmata

Da qualche giorno i supermercati di tutta Italia, compresa la nostra Sicilia, vengono presi d’assalto da tanti cittadini che vanno a fare scorte di acqua e cibo. In tv e sulla Rete corre veloce il terrore di possibili scenari apocalittici (vedi Terza Guerra Mondiale) e si dice di tutto: c’è la guerra in Ucraina, e quella purtroppo è una tragedia verissima, altrettanto reale è l’aumento dei prezzi (con alcuni furboni che stanno speculando senza vergogna) ma non per questo si hanno elementi certi e fondati che debbano spingerci a svuotare gli scaffali della grande distribuzione.

Allo stesso, identico, modo, stiamo vedendo anche le file ai distributori per fare scorta di viveri o carburanti. Ma è soprattutto la corsa ai market per fare scorta di prodotti alimentari come pasta e farina che ad oggi va arginata, rassicurando le persone e disinnescando l’allarme dato dai soliti media cialtroni e dai soliti buontemponi che scrivono fregnate sulla Rete per “godere” della possibilità di scatenare un pò di panico generale.

Al momento c’è stata qualche criticità riguardante la mancanza di rifornimenti celeri per alcuni beni, dovuta alle (legittime) proteste della filiera e degli autotrasportatori in primis, ed è vero che tra i generi più difficili da trovare rispetto al passato c’è il pellet, necessario per alimentare stufe e caldaie (una parte di questo arriva dai Paesi dell’est). Ma da lì a far passare il messaggio che bisogna andare al supermercato e fare scorte di tutto perché domattina non troveremo più niente, è tutta un’altra storia. E ad ora non è così.

Il Ministero delle politiche agricole Stefano Patuanelli rassicura: “Sono assalti immotivati, non ci saranno problemi di approvvigionamento”. “Effettivamente ci sono materie prime di cui noi ci approvvigioniamo da alcuni Paesi in conflitto o molto vicini al conflitto – ha spiegato Patuanelli a Radio24 – e che hanno fatto scelte commerciali piuttosto discutibili come l’Ungheria, e però abbiamo anche una forza produttiva che ci consente di dire che problemi ai supermercati non ci saranno, e dobbiamo anche dare un messaggio di speranza e tranquillità ai cittadini perché in questo momento non ci sono motivi per fare l’assalto agli scaffali del supermercato”. “Nel settore di mia competenza i dazi non vanno introdotti – ha chiarito Patuanelli -, credo non sia il momento di parlarne, perché se i dazi li proponi poi devi essere anche pronto a subirli da altri Paesi. Noi stiamo contrastando la posizione dell’Ungheria rispetto al blocco delle esportazioni perché in qualche modo mette in crisi il mercato comune europeo. Se poi ci riferiamo ai dazi rispetto alla Russia o al blocco delle esportazioni o all’embargo sulla Russia, ovviamente è tutta un’altra questione”.

Eloquente è l’esempio dell’olio di semi. L’Ucraina è uno dei maggiori fornitori per l’olio di semi di girasole che troviamo nei nostri negozi di alimentari. Molte catene di supermercati hanno deciso di far scattare un limito sull’acquisto di questo prodotto, cioè due bottiglie a persona, per frenare la psicosi di chi magari va al discount e vorrebbe prenderne 10 bottiglie. Si dà modo così a chiunque di poter fare la spesa e di non trovare lo scaffale vuota, che diventerebbe propellente dell’emergenza. E non è un caso che alcuni rivenditori stiamo invitando la gente a non comprare troppa pasta, olio e farina.

Quindi: seguiamo con calma e con attenzione gli sviluppi della situazione, che non è delle migliori, ma – lo ripetiamo a lettere cubitali – non facciamoci prendere dal panico.

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