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Oaktree salva l’Inter e finanzia l’acquisto di un hotel a Taormina

TAORMINA – Dal pallone all’hotellerie, fervono le trattative tra gli Stati Uniti e l’Italia e al centro dei giochi c’è anche la Città di Taormina.

Nella Perla dello Ionio potrebbe entrare da qui a breve Oaktree Capital Management, nota semplicemente come Oaktree, società statunitense di gestione patrimoniale specializzata in strategie di investimento alternative. Fondata nel 1995, Oaktree è il più grande investitore di “titoli in difficoltà” al mondo ed è uno dei maggiori investitori di credito. Oaktree è ad un passo dallo sbarco, c’è una trattativa in corso che si è ormai avviata verso la conclusione.

Nei giorni scorsi vi abbiamo rivelato in esclusiva su TN24 la notizia di un importante albergo di Taormina sta per cambiare proprietà e l’affare impostato – a quanto risulta – vedrà protagonista una importante holding italiana del settore che scende in campo in questa operazione di alto profilo con l’opportunità di beneficiare delle risorse messe a disposizione proprio da Oaktree.

Per intendersi Oaktree è il fondo dalle cui volontà dipende il destino di uno dei club calcistici italiani di primo piano: l’Inter. Steven Zhang e la multinazionale cinese Suning, proprietari dell’Inter, sarebbero proprio in questa fase vicini alla chiusura dell’accordo con Oaktree Capital Management per spostare la scadenza del prestito ricevuto nel 2021 a una data successiva rispetto all’attuale deadline del 20 maggio 2024. Come noto, il presidente nerazzurro ha ricevuto dal fondo americano 275 milioni da restituire, con interessi al 12%, fra tre mesi. Da tempo Zhang, tramite l’advisor Goldman Sachs, sta lavorando con Oaktree, per rifinanziare la cifra originale o “riscadenzare” la data finale in cui restituire la somma, interessi compresi (come riportato da Reuters).

Oaktree in Italia sta investendo anche e soprattutto nell’hotellerie e nello sviluppo e la crescita, dunque, del turismo. Proprio questo settore – come conferma anche Il Sole 24 Ore -, rappresenta “la prima di una serie per il fondo statunitense” che ha maturato “l’intenzione di investire nel settore in Italia ben un miliardo di euro” in località come Capri, Taormina, Cortina, Venezia, Firenze, Roma e Milano.

E nel caso specifico il colosso Usa dei fondi alternativi si è mosso su Taormina per un investimento immobiliare da circa 40 milioni di euro. Come tutti i fondi, l’obiettivo di ogni operazione è quello poi di guadagnare dal proprio investimento e la Perla dello Ionio è stata considerata nella visione strategica del fondo come una delle località più iconiche e di maggiori potenzialità in termini di redditività nel panorama dell’offerta turistica in Italia. Il primo mercato turistico a Taormina è quello degli Stati Uniti e in città avanza a ritmi significativi la presenza delle grandi firme del lusso mondiale.

Oaktree è quotata alla Borsa di New York e ha sede a Los Angeles, con uffici aggiuntivi a New York, Londra e Hong Kong e altri uffici a Parigi, Francoforte sul Meno, Amsterdam, Lussemburgo, Stamford, Pechino, Seul, Shanghai, Singapore e Tokyo. La società, al 31 dicembre 2023, gestisce 189 miliardi di dollari di asset in gestione per la sua clientela che comprende 73 dei 100 maggiori piani pensionistici statunitensi, nonché fondi pubblici, fondazioni, società societarie e assicurative, fondi di dotazione e fondi sovrani. Dal 2019 Brookfield Corporation è azionista di maggioranza con il 62% delle quote della società.

Per rendere l’idea, al 31 marzo dello scorso anno, Oaktree ( che in inglese significa “quercia”) aveva 153 miliardi di dollari di risorse e tra i suoi clienti 67 dei 100 più grandi piani pensionistici statunitensi. Ma non solo: si aggiungono oltre 475 società in tutto il mondo, 40 dei 50 piani pensionistici statali negli Stati Uniti e più di 300 fondi di dotazione e fondazioni a livello globale nonché 15 fondi sovrani. Per quanto riguarda Brookfield Asset Management, ovvero il fondo canadese che ha speso 4,7 miliardi di dollari per ottenere la maggioranza di Oaktree, è uno dei principali gestori patrimoniali alternativi a livello mondiale con oltre 600 miliardi di dollari di asset in gestione in immobili, infrastrutture, energia rinnovabile, private equity e credito. Attualmente investe attraverso quattro sussidiarie pubbliche e tra i suoi maggiori azionisti ammette anche la Royal Bank of Canada, ovvero investitori istituzionali.

Detto del volume d’affari di Oaktree, va indicato come 7 miliardi di euro siano stati investiti in Italia: un miliardo destinato al settore degli hotel di lusso già due anni fa, e all’elenco degli investimenti strategici va ricordata anche la presenza nell’azionariato di MBE Worldwide (Mail Boxes Etc) e Conbipel oltre a Picomedia e Standy By Me (case di produzione), Banca Progetto e Costa Edutainment (società che gestisce l’Acquario di Genova). Ora Oaktree prepara lo sbarco a stelle a strisce nell’hotellerie a Taormina.

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