HomePoliticaNaxos tra marziani e smemorati: ed è già countdown per il voto

Naxos tra marziani e smemorati: ed è già countdown per il voto

GIARDINI NAXOS – A Giardini Naxos si è già insediata la nuova Giunta dei tecnici, catapultati (quasi tutti) da un’altra galassia nella seconda stazione turistica siciliana e ora nuovi inquilini di un palazzo municipale dove il clima scotta, era già rovente e si è fatto ancora più infuocato.

Cosa potrà fare la nuova Giunta? Le perplessità sono tante e non perché siano stati rimossi gli uscenti, che non hanno fatto miracoli, ma semplicemente perché ammantarsi di un ruolo tecnico non basta per calarsi in 10 minuti nella realtà di una città, Giardini, dove non ci si può improvvisare conoscitori del territori. L’unico dei nuovi assessori sul quale scommettiamo un euro e siamo convinti che farà bene – e facciamo nome e cognome – è Fulvia Toscano, una donna che si è sempre spesa per Giardini, conosce perfettamente il contesto e da tempo meritava questa chance (anche se magari non in questo contesto di veleni).

Di certo c’è che lo schiaffo politico del sindaco Giorgio Stracuzzi ai suoi ex assessori, tutti silurati e mandati a casa ha attivato il timer verso le prossime elezioni. Il countdown è partito e pure le prime riunioni, più o meno carbonare, nei bar e negli studi privati sono già iniziate. Soltanto ieri se ne sono già svolte almeno due e da quel che risulta e sono volate anche parole grosse.

Si arriverà, in un modo o in un altro (a meno di clamorosi scossoni) alla fine della legislatura ma in sostanza è già conclusa l’esperienza dell’aggregazione che fu eletta al tramonto del 2020. Restano le cartoline di un’alleanza che fu, parole d’amore diventate veleni, promesse che si sono tramutate in spergiuri, rancori che saranno il filo conduttore della prossima campagna elettorale. Il punto, tuttavia, è che tra i vari politici di Giardini Naxos non è più il tempo delle vergini vestali.

Fa una certa impressione la ricostruzione di chi forse dormiva sugli allori senza accorgersi della realtà attorno. Va in scena la parabola dell’inversione a U di quelli che sino all’altro ieri professavano fedeltà incondizionata al sindaco Stracuzzi ed erano alla sua corte, e adesso si straniscono di come sono andate le cose. Qualcuno – va detto – è uscito di scena senza fare polemiche, in qualche altro caso c’è stato il monologo del “Giorgio ci hai tradito”.

L’attuale sindaco ha deluso le aspettative, non ha dato una svolta e non è riuscito ad incidere: ciò premesso, quelli che erano attorno a lui hanno deluso altrettanto. Stracuzzi non si ricandiderà, invece tra i suoi ex assessori c’è chi pensa ancora di candidarsi a sindaco e già prepara un copione per la prossima campagna elettorale che appare prevedibile anche ai bambini delle scuole elementari: “E’ stata tutta colpa del sindaco”, “gli accordi sono stati disattesi”, “noi abbiamo fatto questo e quello”. Ma di cosa si parla? Aria fritta. Chi attacca oggi il sindaco “cattivone” non si è accorto di una crisi iniziata nel 2021, pochi mesi dopo le elezioni?

La crisi era palese e conclamata, l’impasse politica andava ben oltre i primi distinguo in Consiglio, si è creata una scollatura complessiva che ha mandato in frantumi la coalizione di governo mentre alcuni minimizzavano e andavano avanti comunque. Ed è allora, invece, che bisognava avere il coraggio di fare un passo indietro, senza aspettare l’89esimo minuto, e che fosse proprio il sindaco (ora) a silurare la sua Giunta per evitare che venisse staccata la spina all’intera Amministrazione.

Giardini Naxos assiste attonita a tutte queste sceneggiate che non merita e difficilmente dimenticherà di essere stata bidonata. La politica ha la memoria corta, la gente no. E quando si floppa le responsabilità bisogna prendersele tutti, tutte.

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