HomeAperturaMorte di Purgatori: 2 indagati per omicidio colposo

Morte di Purgatori: 2 indagati per omicidio colposo

Clamorosi e sconcertanti risvolti nella vicenda riguardante la morte di Andrea Purgatori, il giornalista e conduttore tv scomparso all’età di 70 anni. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo. Il procedimento fa seguito ad una denuncia della famiglia su presunte cure sbagliate.

Secondo il quotidiano Domani a Purgatori era stato diagnosticato un tumore con metastasi diffuse anche al cervello e il giornalista aveva iniziato un pesante ciclo di cure. Durante il pesante ciclo di cure però, racconta il giornale, alla fine si sarebbe scoperto che le metastasi al cervello che avevano spinto il giornalista alle cure non solo non c’erano più ma non ci sarebbero mai state. Come ovvio per ora i condizionali e le ipoteticità del caso sono doverosi. La storia di questa triste fine del giornalista dovrà essere chiarita ma intanto fa rumore e lascia sgomenti i familiari e gli italiani che stimavano questo bravissimo professionista.

I pm di Roma disporranno l’autopsia e acquisiranno le cartelle cliniche. Gli atti istruttori serviranno ad accettare se la diagnosi e le conseguenti cure siano state corrette ed adeguate.

“Accertare la correttezza della diagnosi”. E’ quanto chiede la famiglia del giornalista Andrea Purgatori nella denuncia presentata alla Procura di Roma. In particolare i familiari del giornalista chiedono verifiche sulla diagnosi “refertata in una nota clinica romana – è detto in una nota – e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessari”.

Sono due, a quanto risulta, le persone iscritte nel registro degli indagati nel procedimento aperto dalla Procura di Roma dopo la denuncia presentata dai familiari. Proprio nei confronti dei due, che operano in una struttura di diagnostica della Capitale, l’accusa è di omicidio colposo. Previsto anche il sequestro nella giornata odierna delle cartelle cliniche del giornalista, venuto a mancare il 19 luglio scorso in un ospedale della capitale dopo una “breve e fulminante malattia”.

Il sequestro degli atti a cura dei Carabinieri, coordinati dai magistrati romani, riguarderà le cliniche dove Purgatori era in cura per il tumore ai polmoni e alcuni problemi celebrali. Ed è proprio su quest’ultima patologia medica che si concentrano le indagini.

Sarà infatti fondamentale chiarire, come detto, se Purgatori avesse davvero o meno delle metastasi al cervello come sembrerebbe essere emerso dalle radiografie nella prima clinica che ha seguito il giornalista. Nel corso dei successivi accertamenti medici avvenuti in un’altra struttura della Capitale, non sarebbero però emerse metastasi.

A parere dei medici, infatti, le lesioni sarebbero state invece segni di un’ischemia. Per questo, nelle scorse ore, i familiari hanno parlato di errore nella diagnosi e di cure sbagliate. Il primo passo per fare luce su giallo della morte di Purgatori sarà l’autopsia che, molto probabilmente, sarà effettuata nella giornata di lunedì. Se l’esame confermerà la presenza di metastasi l’indagine potrebbe andare verso un’archiviazione, ma in caso contrario si aprirà una battaglia vera e propria tra medici legali, consulenti e periti di settore. Gli accertamenti non saranno rapidi e ci vorrà del tempo.

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