Giorgia Meloni comincia a vedere le streghe all’orizzonte per il suo governo e forse rivede anche la trama di quella storia che ha caratterizzato i governi Berlusconi, quando al netto delle dinamiche politiche poi entrava qualche mano pesante in azione per mandare a casa gli esecutivi di centrodestra.
Prima Daniela Santanchè, poi Andrea Delmastro e infine il figlio di Ignazio La Russa. Sono già tre i pezzi grossi di Fratelli d’Italia finiti sotto indagine e se due indizi fanno una prova, tre la certificano. Indubbiamente grave e sconcertante la vicenda del figlio di La Russa, indagato per stupro, il reato peggiore che possa esserci.
Nel frattempo Meloni passa al contrattacco. “È lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione – si è sfogata in una nota firmata Palazzo Chigi -. E abbia deciso così di inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le elezioni europee”. Adesso bisogna vedere come reagire Meloni per restare in sella e non farsi defenestrare.
Almeno con i suoi, stando a un retroscena del Corriere della Sera, Meloni mette in chiaro le cose: “Chi spera di poter mettere in discussione il governo sarà deluso. Io non posso impedire che cerchino di farci cadere, ma il tentativo non arriverà in porto. Andremo avanti con le riforme perché le ritengo necessarie per il bene del Paese, a cominciare da quella della giustizia”.
