HomeAttualità e CronacaMa ndo vai se…l'Utc a Taormina non ce l'hai?

Ma ndo vai se…l’Utc a Taormina non ce l’hai?

TAORMINA – A Taormina si assiste ormai da qualche decennio ad arroventate campagna elettorali in cui i vari candidati promettono (e spergiurano) di tutto e di più per poi squagliarsi e fallire appena vengono eletti. Si dirà (ed è vero) che, in fondo, le promesse ci sono sempre state e fa anche parte del gioco che sia così, nulla di cui scandalizzarsi. La differenza è che un tempo c’era una classe politica capace e oggi una invece che non è all’altezza del ruolo? Vero anche questo ed è diventato il segreto di Pulcinella, una cosa amaramente ben visibile anche ai ciechi di Sorrento. Peccato, tuttavia, che oltre la propria inadeguatezza quelli che hanno governato Taormina nell’ultimo ventennio – sino a questi giorni – non abbiano compreso che per fare funzionare Taormina forse non serve Einstein nella poltrona di sindaco e neanche Prometeo o Draghi. Quelli che sono arrivati e continuano ad arrivare al Palazzo dei Giurati non hanno capito che non si governa bene un territorio se gli uffici non funzionano. E al Comune di Taormina il cuore di tutto è l’Ufficio Tecnico, ridotto al nulla cosmico con il solo ingegnere Massimo Puglisi e pochi altri coraggiosi a districarsi tra mille scartoffie, abbandonati a se stessi e con un pezzo vitale dell’ente che, in sostanza, è impossibilitato a funzionare.

A questo punto si leverà la petulante voce politichese dell’eterno giustificazionismo taorminese si alzerà forte al grido de “Il Comune è in dissesto”, “non si può assumere”, “non possiamo fare niente”, “non ci sono le risorse”. E’ vero, non si possono fare assunzioni, ma l’Ufficio Tecnico è rimasto “nudo” da anni e anni e non dalla data in cui è stato dichiarato il dissesto. E la cosa peggiore è che nessuno si è accorto di questa falla che equivale all’imbarcata che, dopo l’impatto con gli scogli dell’Isola del Giglio, ha fatto affondare la Concordia. Una soluzione tra le varie poteva essere quella di dare incarico esterno a un paio di tecnici taorminesi per supportare la cosa pubblica, trovando le condizioni economiche che di certo in questa modalità non mancano ad un ente che ha comunque 15 milioni di liquidità di cassa e ha speso anche di recente piccole (preziose) somme per cose praticamente inutili. L’Ufficio Tecnico che non funziona equivale al de profundis di ogni Amministrazione, un Ufficio Tecnico in grado di camminare sarebbe il vero motore del rilancio dell’azione di un Comune: lo si vuol capire o serve il disegnino Clementoni? Elementare, Watson!

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