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Lvmh, ricavi super nel 2023 (+13%). A Taormina Arnault amplia l’impero

Continua a crescere l’impero del lusso di Lvmh, guidato da Bernard Arnault. I dati finali del 2023 raccontano, infatti, un trend di ricavi e redditività in crescita per la multinazionale francese. Il fatturato è aumentato del 9% rispetto al 2022 a 86,153 miliardi di euro (+13% di crescita organica), aggiornando il record storico. Sul risultato, come riportato da Il Sole 24 Ore e secondo i contenuti del documento finanziario pubblicato il 24 gennaio scorso, hanno pesato i corsi dei cambi per 4 punti percentuali a causa della debolezza del renminbi cinese, dello yen giapponese e del dollaro americano rispetto all’euro.

“Dall’analisi dell’andamento dei singoli trimestri – spiega Il Sole 24 Ore in un approfondimento a cura di Monica D’Ascenzo – emerge un rallentamento della crescita che nella prima metà dell’anno è stata pari al 15%, mentre da luglio a dicembre è stata pari al 3%. Nel corso dell’incontro con gli analisti per la presentazione dei dati, Bernard Arnault, presidente e ceo del gruppo, ha risposto a una domanda sul trend dei marchi dicendo: «Una crescita fra l’8-10% è perfetta. Sono molto contento del rallentamento», a significare che una normalizzazione era necessaria per la sostenibilità della crescita a medio e lungo termine. A livello di redditività, il gruppo francese ha archiviato lo scorso esercizio con l’utile da attività ricorrenti salito a 22,802 miliardi dai 21,055 miliardi del 2022, nonostante l’impatto negativo dei cambi per 672 milioni, mentre il margine operativo si è attestato al 26,5% dal 26,6% dell’anno precedente. La quota di utile netto del gruppo è stata di 15,174 miliardi di euro, in aumento dell’8% rispetto al 2022, pari al il 18% dei ricavi, quota stabile rispetto all’anno precedente. All’assemblea dei soci del 18 aprile, il board proporrà la distribuzione di una cedola di 13 euro per azione (12 euro per il 2022), di cui 5,5 euro già pagati lo scorso dicembre e 7,50 euro in pagamento il 25 aprile prossimo”.

Per l’anno in corso, Arnault ha sottolineato: «Pur rimanendo vigili nel contesto attuale, entriamo nel 2024 con fiducia, grazie all’elevato interesse per nostri marchi e ai nostri team flessibili. Promette di essere un anno eccezionale e stimolante per tutti noi, caratterizzato dalla nostra partnership con i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, i cui valori fondamentali di passione, inclusione e superamento di se stessi sono condivisi dal nostro gruppo».

“La conference call con gli analisti – evidenzia sempre Il Sole 24 Ore – è stata anche l’occasione per fare il punto sulle vendite nelle diverse geografie: lo scorso anno l’Asia continentale, che conta per il 31% dei ricavi del gruppo, ha visto un incremento delle vendite del 18%, il Giappone (che pesa per il 7% sul totale) è cresciuto del 28% e l’Europa (che conta per il 25%) ha segnato un +13%. Gli Stati Uniti, che nel 2023 hanno visto il loro peso ridursi dal 27% al 25% sui ricevi del gruppo, sono stata l’unica regione a incremento a singola cifra (+4%). Positiva l’evoluzione di tutti i comparti del gruppo, ad eccezione della divisione wines & spirits (-7% a 6,602 miliardi): fashion & leather goods ha segnato un +9% a 42,169 miliardi; perfumes & cosmetics +7% a 8,271 miliardi; watches & jewelry +3% a 10,902 miliardi; selective retailing +25% a 17,885 miliardi. Poche le indicazioni sui singoli marchi, ma Arnault ha voluto precisare che da quando Tiffany&Co è entrata nel gruppo ha triplicato i risultati operativi”.

Come già anticipato da TaorminaNews24, adesso, nei piani di Lvmh per l’anno appena iniziato si va verso l’apertura di un altro marchio di alto livello in Sicilia, a Taormina. E stavolta dovrebbe trattarsi di un’azienda italiana operante nel settore dei beni di lusso, e più precisamente del cashmere deluxe, a suo tempo rilevata (per l’80%) da LVMH alla cifra record di 2 miliardi di euro. L’investimento, che andrebbe a riguardare nello specifico due immobili attigui, ubicati in pieno centro storico, è destinato a rientrare nella strategia di espansione del brand LVMH nella Perla dello Ionio, considerata ormai una meta strategica, location di riferimento nel Sud Italia. A Taormina, ricordiamo, c’è stata a suo tempo l’apertura di Dior – nel 2022 -, e poi lo nel 2023 del primo cafè Louis Vuitton in Italia con boutique, in Corso Umberto, ricordando anche i due hotel Timeo e Villa Sant’Andrea rilevati nel 2019 nell’ambito della più ampia operazione di acquisizione dei “gioielli” internazionali della catena Belmond.

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