TAORMINA – Arrivano le prime piogge e puntualmente il fango e gli allagamenti si prendono la scena a Taormina. E’ accaduto lunedì pomeriggio in centro e soprattutto nelle frazioni, in particolare a Mazzeo.
Evidentemente si è passati in poche ore dal grande caldo ad una “bomba d’acqua” ma il rischio è quello di continuare ad assistere al solito scenario di sempre, con la capitale del turismo siciliano che nei mesi di bassa stagione soffre maledettamente i disagi di ogni temporale. Non sarà semplice e servirà tempo per porre rimedio all’inerzia di una lunga stagione amministrativa sul piano della tutela ambientale del territorio ma è una situazione che si ripete da ormai 20 anni e c’è bisogno, intanto, di un approccio assai più incisivo nella salvaguardia delle aree più esposte alla furia degli agenti atmosferici.
L’incombente stagione delle piogge, a questo punto, diventa il primo vero banco di prova per i nuovi vertici di Palazzo dei Giurati, chiamati dall’esito del voto dello scorso maggio ad imprimere un cambio di passo in città. Contro Giove Pluvio non si possono fare miracoli e il cambiamento climatico è un altro fattore di cui dover tenere conto, ma si può e si deve perseguire la strada della prevenzione. A partire da una pulizia frequente dei tombini e di tutti i sistemi di deflusso delle acque, che – in verità – da queste parti versano da tempo immemore in condizioni penose.
