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De Luca: “Con me in 5 mesi +50% di entrate al Comune di Taormina”

TAORMINA – “A Taormina siamo in trincea ed il resoconto delle entrate tributarie ordinarie dicono con estrema chiarezza che le cose stanno procedendo bene e il discorso, nello specifico, non riguarda il recupero dell’evasione che è un discorso a parte. Il raffronto tra novembre 2022 e novembre 2023 è chiarissimo. In 5 mesi le entrate sono aumentate del 50%. I dati sono precisi e inequivocabili”. Lo ha dichiarato il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, che così ha fatto il punto sul trend 2023 concernente le entrate tributarie di Palazzo dei Giurati.

“Sull’Imu si è passati da un’entrata per il Comune di 2,7 milioni a 3,3 milioni – ha detto De Luca – e sull’imposta di soggiorno da 2 milioni e 680 mila euro a 3 milioni e mezzo. Stesso discorso su Irpef, da 780 mila euro a 900 mila euro, e sulla Tari si è passati da 3 milioni a quasi 4 milioni quest’anno. Ma soprattutto sul servizio idrico c’è stato “l’effetto cesoia” e si è passati da Un milione e 100 mila euro di entrate a 2 milioni e 700 mila euro, con un incremento del 180%, pari a 1,6 mln in più. E poi anche il ticket Asm che è passato da 680 mila euro a Un milione e 250 mila euro di quest’anno”.

“In sostanza tutte le varie voci delle entrate tributarie nel 2022 avevano portato al Comune di Taormina 11 milioni 947 mila euro – continua De Luca – e invece quest’anno già 17 milioni 649 mila euro di entrate, con un aumento di oltre il 50%. L’effetto De Luca, piaccia o non piaccia, ha generato per il Comune 5 milioni e 700 mila euro di entrate in più, nella gestione corrente. Capitolo a parte è quello del recupero dell’evasione, dove stiamo andando avanti. Sull’arretrato sono stati inviati 7 mila accertamenti Imu per un valore di 20 milioni di euro e sull’idrico stiamo staccando l’acqua ai morosi”.

“Stiamo parlando di un Comune che, ricordiamolo a chi fa finta di averlo dimenticato, era finito al dissesto. E su questo devo ringraziare i cittadini. D’altronde l’ho sempre detto e lo ripeto che sono poche le famiglie che evadono a Taormina, mentre l’evasione è tutta nelle mani di un 15% di utenti, gente, società e strutture che rappresentano il 75% della massa tributaria e appartengono al mondo dei ricchi: parliamo degli evasori per “sport”. I ricchi devono pagare, come fanno tutte le famiglie che onorano i loro impegni con grandi sacrifici. Ecco perché Taormina è fallita. Queste sono le risposte a chi oggi parla di “chiacchiere” e ieri aveva fatto fallire il Comune di Taormina. Siamo ancora lontani dall’obiettivo ma ce la faremo. Questo è il lavoro che mi è stato commissionato dai miei “padroni”, il 65% del popolo taorminese”.

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