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“L’agenda Magalini”: solidali con Cateno, così il lunedì a Taormina è una noia

TAORMINA – Il sindaco Cateno De Luca è rientrato ieri mattina a Taormina ma ad attenderlo c’era un lunedì che si è rivelato piuttosto noioso e che probabilmente poteva essere affrontato anche senza di lui e impostato diversamente. Una giornata che avrebbe richiesto un’agenda di temi più strategici sul tavolo.

Fa una certa impressione vedere che la giornata in cui c’è il sindaco Cateno De Luca in città sia stata caratterizzata – nell’ordine – da: trasferta mattutina al Consorzio a Giardini Naxos per le questioni delle fognature, poi l’arrivo al palazzo municipale di Taormina per trattare la scuola elementare di Mazzeo e la riqualificazione del lungomare di Mazzeo, due iter che hanno già preso una direzione e sono ben avviati. Il pomeriggio in Consiglio per trattare il 30esimo ordine del giorno che fa il Civico consesso negli ultimi 10 anni sull’ospedale. Infine la previsione (consueta procedura annuale) della democrazia partecipata, l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, e l’integrazione oraria Asu. Tutti temi che hanno un loro senso e un’indubbia valenza, intendiamoci, ma che potevano essere affrontati benissimo anche in assenza di De Luca, nel corso della settimana, quando il Comune di Taormina viene guidato dall’esperto del sindaco, Massimo Brocato, supportato dalla Giunta.

Se un anno fa si è scelto di andare a prendere Scateno a Fiumedinisi e portare l’estrema unzione alla politica locale, lo si è fatto per provare ad imprimere un cambio di passo, anzi come lui ama dire “per dare una marcia in più”. E se la prospettiva è ancora quella di un cambiamento, la stessa dovrebbe passare da temi strategici, in grado di dare una sterzata significativa ai destini della Città di Taormina. 

Il sindaco ha già tanti impegni e ben altri orizzonti nei quali si è ormai proiettato. Altri traguardi che sicuramente assorbono tempo ed energie e che gli appaiono assai più stimolanti. Già Taormina va scivolando in secondo piano. Se poi quelli che rimangono al palazzo gli confezionano un appuntamento settimanale a Taormina in tono minore e gli fanno trovare “l’agenda del notaio Magalini”…. Beh, non vorremmo essere nei panni di De Luca. Siamo solidali con Cateno, anche se rinnoviamo il nostro totale sostegno al Comitato di Liberazione del Sindaco di Taormina (CLST).

Nel frattempo Cateno passa dal martedì in Parlamento a Palermo ed il giovedì sera su Rete 4 a Milano al lunedì mattina al Consorzio Rete Fognante a Giardini Naxos. Dall’adunata domenicale sul trattatore in favore degli agricoltori a riunioni taorminesi (o taonaxiote) tutt’altro che pregnanti e che potrebbero presenziare altri.

Ci si aspetterebbe, insomma, che con De Luca a Taormina il tempo venga impiegato per occuparsi di ben altro e che si abbia perlomeno la perspicacia di sfruttare i suoi ritagli di tempo per farlo presenziare alle cose basilari per tentare di alzare il livello della qualità amministrativa: dedicarsi al turismo e alla programmazione pluriennale delle attività, trattare la gestione e rifunzionalizzazione di un patrimonio ridotto al disastro, prevedere un confronto con le forze economiche e produttive della città, avviare un tavolo di discussione con i Comuni del comprensorio al di là della vicenda delle fognature, prevedere l’istituzione della Ztl che non più rinviabile e finirla di far arrivare a Taormina i non residenti mentre i taorminesi vengono multati e stangati a ripetizione. Garantire i servizi al cittadino come lo sportello dell’Agenzia delle Entrata e cercare una soluzione, anche trovando un altro immobile (sperando che almeno Giardini Naxos ci salvi dall’odissea a Messina) E poi occuparsi delle frazioni, dove sin qui – al netto dell’euforia di Carnevale – è cambiato poco o nulla. A proposito: e con Rfi, per la nuova linea ferroviaria, com’è finita?

Di questo si deve parlare (e poi, ovviamente, passare al fare). Su questi temi va sfruttata l’abilità che ha indubbiamente dimostrato De Luca nelle sue precedenti esperienze amministrative e la caratura e la capacità di incidere che può avere un parlamentare. Non ridurlo a venire a Taormina a sedersi al tavolo per assistere – con un senso inconfessabile di profonda noia – alla trattazione dei piccoli temi paesani di contorno, con la foto ricordo a seguire. Non ingabbiarlo in quella parte di auditore e ratificatore delle dinamiche di contorno, che gli ha pure fatto passare la voglia di fare i “blitz” che avevano movimentato i primi mesi di questa legislatura. Un lunedì come quello di ieri è anche un esercizio pò ingrato verso De Luca e il suo staff che in questa fase girano l’Italia e la Sicilia per le attività di Sud chiama Nord, per poi ritrovarsi ad affrontare a Taormina non le vicende che contano ma i temi di secondo piano, quelli poco incisivi di un lunedì con “l’agenda Magalini”.

Delle altre vicende del Comune possono occuparsi gli assessori ma soprattutto può affrontarle l’esperto Brocato. A lui sono stati affidati, da De Luca, in sua assenza, onori e oneri del sindaco facente funzioni della Città di Taormina. Brocato, d’altronde, in questo scenario inedito si giocherà le sue chance di candidatura a sindaco per le future elezioni comunali e si caricherà addosso il peso maggiore delle valutazioni finali su questa Amministrazione.

Coraggio. Menomale che Taormina ha la fortuna di poter godere della benedizione divina del pilota automatico ma su tanti fronti è il momento di dare una strambata, come direbbero dalle parti di Luna Rossa. Almeno provarci. Altrimenti così, come diceva Magalini: “E’ come darsi una martellata sui maroni”.

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