HomeEuronewsLa "chiatta carceraria", simbolo della legge britannica anti-immigrazione

La “chiatta carceraria”, simbolo della legge britannica anti-immigrazione

E’ in arrivo delle legge anti-immigrazione più severe d’Europa. Il nuovo “Migration Bill” è stato approvato, nella notte tra lunedì e martedì, dal Parlamento britannico. Molto criticato anche nella maggioranza, il disegno di legge è rimasto bloccato per settimane a Westminster, avendo la Camera dei Lord chiesto numerosi emendamenti, in particolare ai limiti alla detenzione dei minori e le tutele contro la schiavitù moderna.

Tra i punti-chiavi, uno in particolare: i migranti arrivati ​​illegalmente sul territorio britannico non potranno più chiedere asilo nel Paese. Per entrare in vigore, il disegno di legge “Migration Law” ora dovrà ottenere la promulgazione da parte di Re Carlo III d’Inghilterra, che viene data per scontata.

Per l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, il disegno di legge è in contrasto con gli obblighi del Regno Unito in materia di diritto internazionale e avrà “serie conseguenze” per i migranti in cerca di protezione. I migranti non avranno “alcuna garanzia di poter beneficiare di protezione nel Paese” dove saranno espulsi, denuncia l’Onu. La legge “crea nuovi ampi poteri di detenzione, con controllo giurisdizionale limitato”.

Il provvedimento sta scatenando un profondo dibattito nel Regno Unito, con numerose organizzazioni umanitarie che si sono schierate apertamente contro Downing Street. Per l’Ong britannica Refugee Council, “è un giorno buio” per la reputazione del Regno Unito e “un momento serio” per chi cerca protezione: “La lotta per un sistema di asilo equo e umano continua”.

Fonte: Euronews
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